WTA Wimbledon, tra infortuni e misteri

Il ritiro della campionessa in carica Simona Halep rende ancor più impronosticabile un’edizione di Wimbledon che pare priva di punti di riferimento, tra infortuni latenti e top player fuori forma

Che ci sia poco ordine al momento nel circuito WTA non è certo un mistero. Negli ultimi anni gli Slam, specialmente quelli giocati su terra ed erba, hanno riservato un gran numero di sorprese e difficilmente questo Wimbledon potrà seguire una trama diversa. Ancor prima che il torneo inizi infatti, due delle più grandi protagoniste del tour hanno annunciato il loro ritiro. Prima Naomi Osaka, il cui proseguimento di stagione è davvero imprevedibile al momento e dipenderà totalmente dalla sua serenità. Nelle ultime ore si è aggiunto anche quello della campionessa in carica, Simona Halep, che ha saltato già il Roland Garros a causa di uno strappo al polpaccio rimediato a Roma. La rumena ha espresso tutta la sua più che comprensibile delusione per questo forfait, ma i tempi di recupero erano troppo stretti per essere competitiva sull’erba londinese. Tolte quindi loro due, rimangono tante altre top player che non offrono alcun tipo di sicurezza.

 

La numero 1 del mondo Ashleigh Barty è sulla carta la grande favorita per la vittoria finale, ma la tennista aussie arriva da una stagione su terra costellata di problemi, da quello al braccio che l’ha costretta al ritiro a Roma, a quello al gluteo che invece l’ha portata ad abbandonare lo Slam parigino. Arriva a Wimbledon senza match nelle gambe e un ulteriore ritiro non è da escludere. La numero due del seeding sarà Aryna Sabalenka, che non solo ha ancora diversi problemi da risolvere con i Major, ma ha anche rimediato due brutte sconfitte contro Madison Keys e Camila Giorgi nei tornei di preparazione. Ha il tennis per vincere uno Slam da tempo, ma potrebbe bastare una giocatrice di grande potenza come le due sopra menzionate per uscire di scena. Elina Svitolina e Sofia Kenin saranno numero 3 e 4, ma se la prima ha mostrato qualche tentennamento di troppo su erba, pur dando segnali positivi, la seconda non ha giocato nemmeno un match e vederla in fondo è davvero inverosimile al momento. Tra le altre top player ci sono Andreescu, che conosce ancora pochissimo la superficie, Serena Williams, che rimane una grande incognita, Swiatek, che ha mostrato tutte le sue difficoltà su erba contro Kasatkina a Eastbourne, e una Belinda Bencic che negli Slam fatica a farsi valere. Oltre a Serena, tra le più esperte di questi campi c’è anche Petra Kvitova, che però nel 2021 non sembra davvero ingranare, così come Muguruza, che è tornata più vulnerabile in questi ultimi mesi.

Ma a questo punto la domanda viene spontanea: quali sono le vere favorite per l’appuntamento più elegante dell’anno? Uno primo sguardo va verso la Repubblica Ceca. Oltre alla prima citata Kvitova e a Karolina Pliskova, che però sta davvero faticando a trovare la sua forma migliore, ci sono due ragazze ben più pericolose al momento. Barbora Krejcikova ha sorpreso tutti al Roland Garros aggiudicandosi un’edizione folle ed ha un gioco che ben si adatta all’erba. Non è da escludere che possa sfruttare il momento positivo per spingersi avanti, anche se non ha giocato alcun match di preparazione. Insieme a lei c’è anche Karolina Muchova, che sui campi in erba sa affascinare con le sue variazioni e discese a rete. Non si deve sottovalutare neanche la giovane Coco Gauff, che ha già mostrato il proprio amore per questi campi arrivando agli ottavi due anni fa, così come la talentuosa tunisina Ons Jabeur, fresca del suo primo titolo a Birmingham, e Ljudmila Samsonova, vincitrice del WTA500 di Berlino. Tra coloro che possono mettere a soqquadro il tabellone c’è anche Camila Giorgi, che quando ha l’erba sotto i piedi diventa letale per tante nel circuito. Per finire, è bene non sottovalutare neanche le specialiste come Johanna Konta e Coco Vandeweghe, già protagoniste a Wimbledon in passato, anche se ora sembrano lontane dai loro tempi d’oro. Sarà probabilmente un’edizione atipica e di difficile lettura, ma l’augurio è di vedere un grande tennis sui campi più famosi al mondo.

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