La prima delle due semifinali del neonato torneo di Wuhan vedeva di fronte la
due volte campionessa di Wimbledon Petra Kvitova e la giovanissima ucraina Elina Svitolina.
Il match si è risolto a favore della ceca , ma grande merito va dato alla ventenne Elina che non ha mai dato segni di timore reverenziale.
Il punteggio finale di 6-3 7-5 è l’istantanea di una partita dai due volti.
Partenza equilibrata con entrambe le giocatrici padrone dei propri turni in battuta; il livello di gioco è alto ma diviene altissimo quando Petra sale in cattedra e , pur non impressionando per resa sulla prima di servizio, prende a bersagliare di vincenti una Svitolina che continua a cercare la profondità ma sembra in oggettiva difficoltà.
Puntuale arriva il break al sesto gioco , subito confermato dalla Kvitova , e si va sul 5-2.
Svitolina conferma il suo turno in battuta e Petra va a servire per il set sul 5-3.
Sembra tutto facile per la campionessa ceca che , però, si fa complicare la vita da una avversaria per nulla rassegnata e a cui consegna ben due break points poi prontamente annullati.
Si va ai vantaggi e serviranno due chance alla ventiquattrenne numero tre del mondo per far suo il primo set.
La seconda frazione di gioco si apre nel segno del break centrato da Petra già al terzo gioco e , come nel primo set, subito confermato.
Ma Svitolina non arretra di un passo , risponde subito riprendendosi il break e riportando il match sulla parità.
Sul 3 pari inizia un’altra partita , una partita che vede Petra in evidente affanno fisico complici delle condizioni climatiche a lei avverse; l’alto tasso di umidità, si sa, è nemico di Kvitova.
Elina , invece, sembra sempre più a suo agio , verticalizza bene, è sempre ben messa sugli appoggi.
Si giunge così sul 5 pari ed è all’undicesimo gioco che Kvitova si raggruppa , strappa il servizio all’ucraina e va a servire per il match.
L’ultimo game è il paradigma dell’intero match.
Petra si procura due match points ma li spreca malamente anche per grandi meriti di Elina ; di nuovo si va ai vantaggi, dove Svitolina ha la sua chance per conquistare il tie-break ma la affossa malamente di rovescio.
Petra chiude al secondo match point , con fatica , e fa sua una partita che si è rivelata dura , giocata spesso a corrrente alternata contro una giovanissima avversaria mai doma, e sempre più intenzionata a fare la voce grossa nel circuito.
La seconda semifinale vedeva a confronto Caroline Wozniacki e Eugenie Bouchard.
Sarà la canadese , tornata ai livelli di inizio stagione , a prevalere con un secco 6-2 6-3.
A dispetto del punteggio , il match è stato molto combattuto.
All’inizio del primo set la Wozniacki infatti tiene il primo game di servizio, ma dopo poco i giochi sono completamente in mano a Eugenie Bouchard.
La canadese tiene il proprio servizio, brekka nel terzo game e in un attimo si porta sul 4-1.
Il gioco di Eugenie Bouchard è molto veloce e aggressivo e sembra infastidire molto la danese che ,contrariamente al solito, è costretta anche a degli errori.
Sul 4-1 Wozniacki tiene il servizio, ma è solo un bagliore perché presto e bene la canadese si aggiudica i due game successivi e conquista il primo parziale.
Nel secondo set, al primo game tenuto dalla Wozniacki, Bouchard risponde in modo aggressivo e tiene a sua volta il suo turno di battuta, ma qualche errore, gratuito e non, per la canadese fanno si che Caroline faccia suo il terzo game.
Un problema alla coscia destra per Caroline Wozniacki richiede un MTO. Dopo la pausa , la Wozniacki è costretta ad alzare il ritmo e di conseguenza anche per Bouchard le cose si fanno più difficili. Si assiste a un tennis di altissimo livello giocato sulle righe da parte di entrambe.Sul 3 pari Bouchard si avvantaggia di 3 palle break portandosi sullo 0-40, Caroline ne annulla 2 ma un doppio fallo da parte della danese consegna il break alla canadese che va sul 4-3.
Robo-Bouchard conferma il break nel suo turno di battuta e un altro e definitivo break portato ai danni della danese consegna il secondo set e la finale a Eugenie Bouchard.