Stefanie Maria Graf, per i più Steffi; una della leggende più amate e vincenti del tennis compie oggi 50 anni. Sono già passati tanti anni dal suo ufficiale ritiro, eppure guardando i suoi video su Internet sembra di vedere tennis moderno: dritto assurdo, potenza allo stato puro e allo stesso tempo giocato con precisione millimetrica, e rovescio in back per dare quel pizzico di eleganza in più ad una giocatrice che in campo si muoveva davvero molto bene. D’altronde non si vincono 107 titoli in singolare per caso.
Di questi vanno rimarcati tutti gli Slam conquistati dalla teutonica: 4 Australian Open (1988, 1989, 1990, 1994), 6 Roland Garros (1987, 1988, 1993, 1995, 1996, 1999), 7 Wimbledon (1988, 1989, 1991, 1992, 1993, 1995, 1996) e 5 US Open (1988, 1989, 1993, 1995, 1996). Vinse inoltre l’oro Olimpico nel 1988 e l’argento nel 1992. Non vanno poi dimenticati i 5 trionfi alle WTA Finals (1987, 1989, 1993, 1995, 1996).
Altro record, assolutamente incredibile, sono le 377 settimane in testa al ranking. Nessuno tra uomini e donne è riuscito a fare meglio. Giusto per far capire le dimensioni di questo risultato basta dire che 377 settimane equivalgono a più di 7 anni civili. Di queste, 186 sono state consecutive tra il 1987 e il 1991.
1988, L’ANNO DELL’IMPRESA – E’ questo l’anno che ha di fatto portato nella storia la tedesca. Il Golden Slam, cioè i 4 tornei dello Slam nella stessa stagione più l’oro olimpico sempre nello stesso anno, è sempre stato una chimera per qualsiasi giocatore che abbia pestato i campi del circuito maggiore, tranne che per lei. In ordine furono sconfitte: all’Australian Open, Chris Evert; al Roland Garros, Natasha Zvereva (con il roboante 6-0 6-0 che fece da cornice alla finale Slam più rapida della storia); a Wimbledon, Martina Navratilova; agli US Open e successivamente anche nella finale olimpica, Gabriela Sabatini. In realtà la striscia Slam proseguì ancora in Australia dove in finale sconfisse Helena Sukova, per poi interrompersi sulla terra parigina in finale contro Arantxa Sanchez.
MONICA SELES, LA SUA UNICA VERA RIVALE – Fino all’aggressione fu proprio la tennista jugoslava l’unica veramente in grado di battere con una certa regolarità la Graf. È probabile che senza quel terribile fatto la bacheca di Steffi sarebbe stata leggermente ridotta, ma con i se e con i ma non si fa la storia. Negli scontri diretti tra tra le due conduce comunque Steffi per 10-5, anche se chiunque abbia vissuto da spettatore quell’epoca afferma che dopo il rientro alle competizioni la Seles non fu più la stessa.
Lorenzo Lantelme