Sono trentaquattro le primavere oggi raggiunte da Daniela Hantuchova, la bionda nata a Poprad, città slovacca ai piedi degli Alti Tatra, che nella sua lunga carriera, iniziata trai i Pro nel 1999, ha messo le mani su sette tornei della Wta riuscendo, nei suoi anni d’oro distanti ormai più di un decennio, a elevarsi fino alla quinta posizione mondiale – salì su questo gradino nel gennaio 2003, all’indomani del raggiungimento delle semifinali nel torneo di Anversa.
Analizziamo ora i sette titoli conquistati in carriera dalla Hantuchova, tennista con la tendenza a ripetere le vittorie ottenute in un determinato torneo. La bella slovacca ha trionfato nel 2002 (primo titolo in carriera) e 2007 nella prestigiosa cornice di Indian Wells, sempre nel 2007 a Linz, nel 2011, 2012 e 2015 nel soppresso International thailandese di Pattaya e nel 2013 sul green (sua superficie preferita) di Birmingham. L’ultimo titolo, dunque, risale al febbraio dello scorso anno sul cemento di Pattaya dove nella finalissima riuscì a piegare in rimonta l’australiana di origini croate Ajla Tomljanovic.
Ricordiamo il grande successo a Indian Wells del 2002, quando, appena 19enne, sconfisse nell’ultimo atto Martina Hingis, diventando la tennista dal ranking più basso ad aver mai trionfato nel Premier californiano – risultava la numero diciotto del seeding. Nello stesso 2002 riuscirà con la sua nazionale a metter le mani sulla Fed Cup sconfiggendo a Gran Canaria (Spagna) prima l’Italia di Silvia Farina e Francesca Schiavone e poi, in finale, le padrone di casa iberiche. Questi successi le varranno a fine anno il riconoscimento di ‘giocatrice che ha avuto il più elevato miglioramento nel corso dell’intera stagione’.
Nei tornei singolari dello Slam, ricordiamo come miglior risultato la semifinale raggiunta agli Australian Open 2008; il suo cammino fu interrotto da Ana Ivanovic capace di rimontare dopo un 6-0 subìto nel primo set da parte della longilinea slovacca.
‘A causa’ del suo fisico da top model, Daniela, come tante sue colleghe, nel corso degli anni ha posato per alcuni servizi fotografici. ‘La Divina’ è stata presente in alcuni scatti della rivista Sports Illustrated del 2009 insieme alle colleghe Maria Kirilenko e Tatiana Golovin e, nel 2012, è stata soggetto di un servizio mozzafiato per Espn Body Issue dove, praticamente nuda, ha esibito il suo corpo e le sue chilometriche gambe, definite tra le migliori (se non le migliori in assoluto) della Wta. Nonostante il grandissimo successo di questi servizi, la slovacca ha sempre dichiarato di considerare queste esperienze da fotomodella soltanto un passatempo da fare di tanto in tanto.
Dopo quindici anni consecutivi nella top 100, la Hantuchova quest’anno è scivolata ai margini della Wta e attualmente si trova al gradino numero 178 del mondo, ben lontana dalle posizioni di vertice dei suoi anni migliori.
«Non è facile per l’autostima. Si dovrebbe essere in grado di accettare le situazioni del momento per quelle che sono» ha detto di recente Daniela Hantuchova parlando del suo particolare momento. «Finché sentirò di poter dare anche solo l’un per cento, allora sarò in grado di giocare».
Per la neo trentatreenne ottimi risultati in carriera anche nel doppio: nove i titoli ottenuti finora, con un trofeo alzato anche al Foro Italico nel 2006 vincendo il torneo di doppio con la nipponica Ai Sugiyama contro la nostra Francesca Schiavone e la ceca Kveta Peschke. La bella slovacca ha, tra l’altro, trionfato in tutti i tornei di doppio misto del Grande Slam completando, dunque, un prestigiosissimo Career Grand Slam e diventando la sola quinta donna a riuscire nell’impresa.