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Buon compleanno, Sorana!

Il 7 aprile del 1990 nasceva a Bucarest Sorana Cirstea, tennista che ha ottenuto come best ranking la posizione n.21. Prima dell’esplosione della connazionale Simona Halep, la bella Sorana rappresentava senza dubbio uno dei prospetti più interessanti del tennis rumeno, memore delle gesta di Irina Spirlea.  La classifica mondiale la pone al n.148, posizione che certamente non rispecchia a pieno le sue doti, ma evidenzia il fatto che la continuità di risultati non è mai stata il suo forte. 

Le maggiori soddisfazioni per la Cirstea sono giunte sicuramente nel circuito Wta, visto che a livello Juniores non ha raggiunto grandi traguardi, se si esclude la posizione n.6 del ranking. La prima finale in carriera, nel circuito maggiore, arriva a soli 17 anni nel Budapest Grand Prix: partendo dalle qualificazioni raggiunse l’ultimo step prima di essere stoppata dall’argentina Gisela Dulko. L’anno seguente si aggiudica fin qui l’unico torneo della carriera in quel di Tashkent, sconfiggendo in finale Sabine Lisicki e chiudendo l’anno alla 37° posizione del ranking. 

Il 2013 è senza dubbio l’anno della svolta, che la fa conoscere al grande pubblico. La romena raggiunge le semifinali sia a Pattaya che a Stanford, prima di prendere parte alla  Rogers Cup di Toronto, il miglior torneo disputato dalla Cirstea in carriera. Tutti ricorderanno la fantastica cavalcata, che l’ha portata in finale a confrontarsi con Serena Williams, uscendone tuttavia sconfitta. La tennista nata a Bucarest eliminò nell’ordine Savcuk, Wozniacki, Jankovic, Kvitova e Li Na, salvando due match point contro la danese.

“Sei così giovane, non essere triste.  Hai sconfitto molte top player, hai davanti un roseo futuro” affermò Serena Williams per consolare una Cirstea in lacrime durante la premiazione. A detta di molti il livello di tennis espresso dalla rumena  sembrava sancire la definitiva esplosione, ma così non fu. Quel torneo da sogno in realtà ha significato il declino della tennista di Bucarest, che ha sofferto probabilmente i tanti occhi puntati su di lei, finendo per sparire dalle scene.

Sorana basa il suo gioco su colpi piatti e potenti, iniziando lo scambio con un ottimo servizio. Un tipo di gioco che sicuramente dà i suoi frutti se si è al top della forma e soprattutto in fiducia, altrimenti si incorre in match caratterizzati da soli errori, causati dalla ricerca delle righe. Senza dubbio il torneo di Toronto ha mostrato al mondo di cosa è capace la venticinquenne rumena, però è altrettanto vero che alla fine a premiare è la costanza di risultati, l’essere al top della forma per gran parte della stagione.

 “Arrivare ai massimi livelli è difficile, restarci è ancora più difficile” dirà Agnieszka Radwanska. In attesa di vedere se la Cirstea riuscirà a dimostrare che il torneo di Toronto non è stato solo un fuoco di paglia, noi non possiamo che augurarle buon compleanno.

Giulia Micheli

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