Nella giornata odierna lex tennista Albert Costa festeggia i suoi 40 anni. Lo spagnolo viene ricordato come uno dei principali esponenti del movimento iberico, ergo terraiolo doc, ma anche e soprattutto per il suo spettacolare ed efficace rovescio ad una mano.
Le prime soddisfazioni a livello junior giungono nel 1993 quando raggiunge la finale in occasione del Roland Garros e del Rolex Orange Bowl, dove sconfigge in finale il connazionale Roberto Carratero (7-5, 6-2), mentre lanno seguente viene nominato ATP Newcomer of the Year. Nellagosto del 1995 conquista il primo e indimenticabile torneo da pro a Kitzbuhel dove deve vedersela con un altro specialista della terra, laustriaco Thomas Muster; il punteggio finale, 4-6 6-4 7-6 2-6 6-4, descrive al meglio lepica e il pathos della sfida. L’ormai ventunenne Albert mostra ampi margini di crescita, infatti nel 1996 riesce ad ottenere il suo primo triplete: Gstaad, San Marino e Bournemouth. A farne le spese è indubbiamente Felix Mantilla, che deve arrendersi sia in Svizzera, che nella serenissima Repubblica. Tutto lorgoglio catalano si palesa nella finale di Marbella 1997, quando sconfigge il corregionale Alberto Berasategui (record assoluto). Con un filo di amarezza si ricorda bene di lui anche il nostro Andrea Gaudenzi: ancora una volta è la splendida cornice del Kitzbuhel Sportpark Tennis Stadium ad acclamarlo campione (correva lanno 1998). Il torneo della celebre località austriaca diventa senza ombra di dubbio il suo preferito, perché lanno dopo si ripeterà ancora una volta, ma le emozioni non terminano di certo qui, visto che da quel momento in poi Costa si renderà protagonista di un vero e proprio crescendo di risultati, potendo anche vantare già due presenze ai Giochi Olimpici (Atlanta 96, Sidney 00) con la conquista della medaglia di bronzo proprio in occasione della rassegna australiana.
Ha appena festeggiato i 27 anni quando corona il sogno di una vita: la vittoria del Roland Garros. In finale viene considerato loutsider, ma contro ogni pronostico si sbarazza di Juan Carlos Ferrero (6-1, 6-0, 4-6, 6-3). Dolcissime le immagini della premiazione finale, quando le sue due bambine (Claudia e Alma) di appena un anno vengono sollevate al cielo, con di fianco a loro il volto terrorizzato della compagna che pochi giorni dopo diventerà sua moglie (Cristina Ventura). Il 22 giugno 2002 raggiunge il suo best ranking al n.6 della classifica ATP. Dulcis in fundo, i traguardi ottenuti con la camiseta del suo paese: protagonista nel bene e nel male della prima storica coppa Davis spagnola, perde il match dapertura con Lleyton Hewitt in cinque set, ma riesce ad ottenere la rivincita nel doppio decisivo che regala il 3-1 definitivo alla Spagna. Da capitano delle “furie rosse”, anche grazie al “braccio armato Rafael Nadal, riconquista il trofeo per ben due volte nel 2009 e nel 2011.