Il tennista nato a Zagabria è considerato da alcuni addetti ai lavori come il miglior servitore di sempre. Per ora, stando ai fatti, Ivo Karlovic è il tennista con il maggior numero di ace in carriera, secondo la classifica stilata dalla ATP, che però ha iniziato a registrare le statistiche di ogni partita del circuito dal 1991. 13599 ace in 687 partite, che vuol dire all’incirca 20 ace a partita. Un altro record detenuto dal croato è quello di essere il tennista più alto del tour a pari merito con lo statunitense Reilly Opelka, con 211 centimetri di altezza.
Durante i suoi 20 anni di carriera Karlovic ha avuto due exploit principali: il primo nel 2008, quando raggiunse il suo best ranking, ovvero la quattordicesima posizione. Sicuramente uno delle sue vittorie più importanti quell’anno è stata quella al terzo turno contro Federer in 3 set nell’allora Masters Series di Cincinnati. Il secondo picco della sua carriera arriva nel 2015 quando ritorna nella top 20. Il suo palmares vanta 8 titoli 250 su tutte le superfici, cemento indoor compreso. Parlando di Slam, quello che gli ha dato maggiori soddisfazioni è sicuramente Wimbledon. Nel 2003, quando era ancora semi-sconosciuto, batte al primo turno il campione uscente Lleyton Hewitt, l’unica volta nel torneo in cui è successo un caso simile. Nel 2009 invece raggiunge il suo miglior risultato in uno Slam con i quarti di finale, conquistati dopo aver battuto, tra gli altri, Tsonga e Verdasco, rispettivamente teste di serie numero 9 e 7. Perderà poi in tre set con Federer, futuro vincitore del torneo. La caratteristica che contraddistingue il tennista croato è la ricerca di una chiusura del punto con pochi scambi: il fatto di avere un servizio così forte e incisivo, unito alla sua enorme stazza che non gli consente spostamenti rapidi, fanno sì che cerchi sempre o quasi di chiudere il punto in fretta. Per questo motivo, Karlovic è uno dei pochi che utilizza ancora il serve and volley con continuità su duro ed erba, così come su terra. Questo spiega come riesca ancora a competere ad un buon livello nel circuito ATP e ad essere una mina vagante per tutti, anche a 41 anni suonati: il suo tennis è infatti meno logorante di uno fatto di continui scambi da fondo.
Nel 2020 ha perso al primo turno ai 250 di Doha, Pune e New York, mentre ha perso al secondo turno a Melbourne, sconfitto da Monfils in 4 set, e al Challenger di Calgary. Come regalo di compleanno, auguriamo a Ivo Karlovic di togliersi qualche altra soddisfazione, magari un ultimo torneo ATP, prima di appendere definitivamente la racchetta al chiodo. Anche se lui sembra non averne la minima intenzione.