Rochester, Minnesota, 23 marzo 1985: durante un giorno come gli altri negli Stati Uniti nasceva, da madre statunitense e padre slovacco, una bambina di nome Bethanie. Nessuno poteva immaginare che sarebbe diventata una delle tenniste più stravaganti della storia della WTA.
Il suo stile di gioco è molto aggressivo, e comprende ripetute discese a rete e il tentativo di giocare scambi molto brevi. I colpi sono prevalentemente piatti, e mirati all’attacco; a volte gioca pure nello stile serve and volley.
Diventa professionista nel 1999, dopo aver vinto 5 titoli di singolare e 3 di doppio nel circuito ITF. In singolare, nel circuito maggiore non ha mai brillato raggiungendo, come miglior risultato, la semifinale a Cincinnati nel lontano 2005. In doppio ha raggiunto risultati più prestigtiosi, vincendo 13 tornei tra 2004 e 2015. Ma il risultato più importante l’ha raggiunto proprio all’inizio di quest’anno quando, con Lucie safarova, ha vinto il titolo degli Australian Open, battendo Chan Yung-Jan e Jie Zheng in finale.
Il tratto distintivo della tennista americana è, però, lo sfoggio di continue stranezze a livello di vestiario, ma anche di capelli.
Le particolarità iniziano sin dai piedi: infatti, la Mattek-Sands gioca ogni partita non con dei normali calzini di spugna, bensì con quelli alti fino al ginocchio. Un altro particolare, che magari può non essere notato, è quello che ha applicato al proprio viso durante il torneo di roma 2011: in quell’occasione, giocava ogni partita con degli adesivi neri sotto gli occhi.
E chi non si ricorda di Wimbledon 2013? In quell’occasione, l’americana si presentò al party esclusivo per i giocatori con i capelli tinti di blu e verde fosforescente e tanto di Google Glasses.
In attesa di altre stranezze (e magari un balzo nella qualità del gioco) auguriamo tanti auguri a lady stravaganza BEthanie Mattek-Snads.