Kim Clijsters con sua figlia Jada in occasione della premiazione dello Us Open 2010.
Il tennis è ricco di storie, eventi e circostanze che si consumano dentro e fuori i campi di gioco, che hanno come protagonisti grandi campioni che, alla fine, sono persone comuni, proprio come tutti gli altri. Nel capitolo “revivals”, non possiamo che trovare un’ampia digressione sulla tennista belga Kim Clijsters. Non a caso ci ritroviamo a parlare di lei: la tennista belga, infatti, oggi spegne 37 candeline!
Kim, all’anagrafe Antoine Lode Clijsters, nasce a Bilzen l’8 giugno del 1983. Destinata a vivere una vita all’insegna dello sport (suo padre era un famoso calciatore, sua sorella una promettente tennista e suo marito, invece, un giocatore di basket), inizia giovanissima a giocare a tennis, vivendo un’esaltante carriera da junior, per poi fare il suo esordio nel circuito professionistico nel 1999, ad appena 15 anni.
Nella sua lunga carriera, vanta ben 41 titoli wta, inclusi 4 tornei dello Slam, tre Masters di fine anno ed una Fed cup. Raggiungerà la prima posizione mondiale nell’agosto del 2003. Un’altra particolarità, che la rende unica nel suo genere, sono i tanti ritiri, accompagnati, però, da altrettanti ritorni: si ritira per la prima volta nel 2007 a causa di numerosi infortuni. Rientra di nuovo nel 2009, giusto in tempo per conquistare uno Us Open, per poi riappendere di nuovo la racchetta al chiodo nel 2012. Giusto per non farsi mancare nulla, annuncia a tutti la sua volontà di voler rientrare nel circuito nel settembre del 2019.
Agli inizi del 2020 infatti, prima dello stop causa covi-19, disputa il torneo di Dubai, dopo un digiuno di ben 7 anni. Gli anni passano ma l’entusiasmo di Kim resta, In una recente intervista, infatti, la tennista belga si dice pronta a presentarsi ai nastri di partenza non appena la stagione dovesse ripartire. “Spero che questa stagione ci riservi ancora un pò di gioco. Qualora non dovesse succedere, non ho comunque intenzione di fermarmi, voglio continuare. Le motivazioni non mi mancano, giocherò gli Us Open nel caso in cui si dovessero disputare. Non mi importa il campo, sarei felice di giocare anche sul campo 18, ma non nascondo che un ritorno sull’Arthur Ashe sarebbe per me speciale”.
Con una carriera gloriosa alle spalle e una vita da mamma a tempo pieno con 3 pargoletti al seguito, la strada appare lunga, il ritorno ad alti livelli non è assolutamente facile. La belga, però, è senza dubbio una che non si arrende facilmente, come i suoi tanti ritorni dimostrano. Per l’intero movimento tennistico, fatto di appassionati e addetti ai lavori, preservare il più possibile questi grandi campioni, non può che essere un piacere. Tantissimi auguri Kim!
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