Nato il 1 luglio del 1966, otto anni dopo suo fratello John, icona del tennis mondiale, Patrick, seguendo le orme del fratello, comincia a giocare da ragazzino alla Port Washington Tennis Academy, la stessa dove suo fratello imparò a tenere la racchetta in mano. Già a livello junior mise in mostra la sua propensione al doppio: con Luke Jensen costituì una coppia di ferro che vinse 18 titoli nel 1984. Quell’anno esordì anche nel circuito professionistico in coppia con suo fratello John e insieme trionfarono nel torneo di Richmond. Sempre con Jensen, vinse la medaglia d’oro ai Giochi Panamericani del 1987 e aiutò la sua Università di Stanford a vincere il campionato NCAA nel 1986 e 1988. Sempre nell 1988, Patrick ottiene la sua laurea in scienze politiche e comincia la sua carriera da tennista professionista.
Pochi mesi dopo comincerà la sua partnership di successo con Jim Grabb: dopo il titolo a San Francisco nel 1987, arriverà quello a Parigi, due anni dopo, al Roland Garros. Battendo la coppia Bahrami-Winogradsky McEnroe e Grabb si assicurarono il primo titolo del Grande Slam e un posto nella storia. Sempre in quell’anno, il loro successo sembrava non avere fine: arriverà anche il titolo nella Masters Cup, sconfiggendo la coppia australiano-svedese formata da Fitzgerald e Jarryd. Durerà ancora un anno il rapporto professionale di McEnroe con Grabb: nel 1990 arriva il loro quarto titolo in due anni a Wembley, Londra.
Dopo McEnroe alternerà i suoi compagni di viaggio, ma non mancherà il successo: vincerà a Basilea con Hlasek, a Madrid con Galbraith, a Parigi-Bercy con suo fratello John, e soprattutto vincerà con Jonathan Stark; tre titoli insieme, a Sydney, Coral Springs e Rosmalen. Nel 1993 arriverà il bis a Sydney, stavolta assieme a Richey Reneberg, prima di iniziare una serie di vittorie assieme a Jared Palmer, con il quale conquisterà due titoli ad Auckland e Basilea.
Nel 1995, all’alba dei 29 anni, conquisterà i suoi ultimi due titoli in questa specialità: a San Jose assieme a Jim Grabb e a Kuala Lumpur assieme a Mark Philippoussis, uno di cui si sentirà parlare soprattutto in singolare. Appunto, e in singolare che cosa ha combinato Patrick McEnroe? Dire poco è riduttivo, ma non certo quanto in doppio: best ranking di n. 28 e una semifinale agli Australian Open nel 1991, dove fu battuto dal futuro campion Boris Becker. Epocale la sua partita contro Jimmy Connors, acerrimo nemico di suo fratello, agli US Open del 1991. Avanti due set a zero e 3-0 nel terzo, il campione americano era vicino ad una clamorosa eliminazione al primo turno: la partita si ribaltò e vinse Connors al quinto in uno dei match più emozionanti di sempre.
Patrick McEnroe, uno che, nel suo piccolo, ha dato agli Stati Uniti grandi gioie anche se intrappolato in una generazione di campioni e nel paragone con suo fratello. Tanti auguri Patrick.