Conchita Martinez , capitana di Coppa Davis e Fed Cup contemporaneamente; una posizione insolita quanto stimolante per chiunque voglia misurarsi con una realtà importante e complicata qual’ è il tennis spagnolo.
La Martinez succede alla difficile gestione di Gala Leon e gode della fiducia totale della Federazione iberica. Il suo contratto, infatti, prevede un’ impegno totale ed include anche la partecipazione ai giochi di Rio 2016:
“È un solo contratto che abbraccia ambo le cose, più i Giochi Olimpici. Sarà bello andarci e avere un altro compito che non è competere, ma aiutare a far si che tutto vada bene.”
La Campionessa di Wimbledon è ben felice di occuparsi di entrambi i team, ed ha dimostrato subito di avere ben chiaro come rapportarsi ai giocatori:
“Mi piace ciò che è accaduto , anche se è arrivato all’improvviso. Prima di tutto ho parlato con tutti i giocatori per assicurarmi che avessero fiducia in me. Non è che scelgono loro, ma se la maggior parte dei giocatori dice di no….. Con Gala León è successo che i giocatori non sono stati sentiti”.
Conchita gode innanzitutto dell’appoggio di tutti i giocatori e giocatrici, su tutti quello di Rafa Nadal :
“Con Nadal c’è stato subito un buon feeling. Alla fine, le giocatrici e i giocatori sono persone. È chiaro però che avere in campo Rafa impone rispetto” .
La Martinez sembra aver affinato la sua capacità comunicativa anche con le ragazze, in particolare con Garbine Muguruza.
Conchita sembra sia stata determinante nella decisione di Garbine di rappresentare la Spagna piuttosto che il Venezuela:
“ Con lei ho fatto il mio lavoro come capitana. E’ ‘stata una decisione non facile da prendere, aveva i suoi pro e i suoi contro. Abbiamo avuto una conversazione, Garbine ha detto che si sentiva a suo agio con me, ma la decisione finale è stata solo sua “.
La possibilità di allenare entrambi i team offrirà alla quaratatreenne Capitana la chance di fare nuove esperienze ed acquisire importanti concetti :
“La vita è un continuo apprendimento ma , soprattutto in Coppa Davis , ciò che si impara subito è che è fondamentale la comunicazione e lo stare bene insieme. Quando tutti remano nella stessa direzione è molto più facile. Non avevo mai lavorato con i maschi e mi sta piacendo molto. Si impara che, se si dà tutto, sarà possibile raggiungere un compromesso e lavorare tutti insieme per la stessa causa, ovvero il ritorno nel World Group, là dove meritiamo di essere”.
Nonostante l’immenso potenziale a disposizione in Coppa Davis , Conchita guarda al domani con cautela, andando avanti passo dopo passo:
“ Ho una squadra che può vincere la Davis e tutti lo sanno, ma prima si deve fare il salto di categoria. Ciò significa affrontare gli spareggi e quindi fare dei sacrifici”.
Esperienza questa importantissima da fare e lezione fondamentale da imparare.
Auguri a Conchita Martinez per questa difficile e bellissima avventura.