L’ARMATA BLUES DECIMATA- Sarà una semifinale equilibrata , molto più del previsto, quella tra Croazia e Francia. Da domani si giocherà sul cemento di Zara e , al forfait di Tsonga, si è aggiunto nelle ultime ore quello di Gael Monfils. Il fresco semifinalista agli US Open ha un problema ad un ginocchio e questo complica ancor più i piani di Yannick Noah. Unico punto di forza per i transalpini, al momento, sembra essere il doppio. I numeri 1 del ranking Herbert-Mahut certamente danno sufficienti garanzie di successo, anche contro una coppia temibile quale è quella formata da Cilic -Dodig. La scelta dei singolaristi per Noah cade così su Gasquet e Pouille; saranno loro a difendere i colori francesi. Il buon Richard è al termine di una stagione a dir poco disastrosa sul cemento. Ma tant’è; affidarsi al suo talento , sperando in un provvido sussulto d’orgoglio che lo sostenga in un ambiente che sarà certamente caldo, è scelta obbligata. Secondo singolarista sarà Lucas Pouille. Il giovane franco-finlandese attraversa invece un ottimo periodo di forma; i suoi mezzi tecnici e fisici gli consentono non soltanto di ben figurare ma di partire con i favori del pronostico, quanto meno nel confronto con il coetaneo Coric.
LA CROZIA CI RIPROVA , DOPO UNDICI ANNI- E’ dal 2005, anno del trionfo contro la Slovacchia , che la Croazia non centra la finale di Coppa Davis. Oggi, con Marin Cilic e Borna Coric in singolare e la presenza di uno specialista del doppio come Ivan Dodig, la squadra di casa ha ottime chance di successo. Elemento non trascurabile, come sempre accade in Davis, sarà il fattore ambientale. Giocare in casa, sulla superficie preferita dal Campione degli US Open 2014, dà vantaggi rilevanti, nonostante le condizioni di forma di Cilic non siano al meglio. Marin è reduce da una precoce uscita al terzo turno dello Slam newyorkese. Tuttavia, la Davis dà motivazioni particolari e , certamente, il giocatore di Merdjugorie sarà supportato in ogni modo dai tifosi della Kresimir Cosic Hall. Diverso è il percorso stagionale di Borna Coric. Per lui il salto di qualità , necessario per proiettarsi nei piani alti del ranking, sembra ancora distante. Nessun acuto quest’anno per il giovane Borna, tranne la vittoria sul più accreditato Jack Sock, proprio nel quarto di finale di Davis. Francesi dunque ancora favoriti sulla carta, ma prepariamoci a possibili sorprese. L’insalatiera d’argento, come sempre, può sovvertire ogni pronostico.