Dopo quattro giorni ad alta tensione, l’ Italia del tennis espugna Buenos Aires, ed elimina i campioni in carica dell’ Argentina. Dopo essersi aggiudicata i primi due singolari di venerdì, con Lorenzi e Seppi, rispettivamente ai danni di Pella, e Berlocq, ci aveva pensato il doppio albiceleste a riaprire il match, imponendosi in cinque set sui nostri Bolelli-Fognini. Nella giornata di ieri, caratterizzata dal maltempo, è dalle interruzioni, Paolo Lorenzi si era dovuto arrendere, anche lui in cinque set, ad uno scatenato Carlos Berlocq, rimandando così il discorso qualificazione all’ ultimo singolare di oggi.
LA SCELTA DI BARAZZUTTI- Sembrava che dovesse toccare ad Andreas Seppi, il ruolo di ultimo singolarista, nell’ incontro che avrebbe deciso la qualificazione ai quarti di finale, ma il capitano Corrado Barazzutti, a sorpresa ha scelto di mandare in campo Fabio Fognini. Scelta azzardata? Sicuramente scelta coraggiosa, che in caso di sconfitta avrebbe sollevato più di una polemica: Fognini era stato risparmiato nella giornata di venerdì, per motivi di salute, ed era reduce dalla maratona del doppio di sabato; Seppi pur non brillando, aveva conquistato il secondo punto, su una superficie a lui non proprio congeniale. Sicuramente più adatto alla terra, Fabio Fognini, che in Davis è stato capace di imprese epiche, ai danni di giocatori ben più titolati di lui, ma che avrebbe potuto soffrire il clima torrido creato dal pubblico di casa, fin troppo caloroso, come da tradizione dei sudamericani, e spesso tutt’ altro che corretto.
I PRIMI DUE SET- L’ avvio dell’ incontro non lascia presagire nulla di buono per i colori azzurri: il tennista ligure non riesce a reggere gli scambi, e finisce per commettere un errore dopo l’ altro. Neppure il tempo di iniziare, e Pella va subito in vantaggio di due break, con Fognini che spedisce in rete ogni dritto, e che non riesce ad essere incisivo neppure con il servizio. L’ argentino si limita a difendere e ad allungare gli scambi, consapevole che il gratuito dell’ azzurro prima o poi arriverà; il parziale si chiude sul 6-2 per i padroni di casa, con un Fognini autore di venticinque errori non forzati, che non lasciano spazio a recriminazioni. Nella seconda frazione la musica non cambia, neppure quando Fabio riesce a portarsi in vantaggio sul 3-2: con la solita serie di errori, condita da due doppi falli consecutivi, il nostro portacolori, che inizia a dare segni di nervosismo, consegna anche il secondo set agli argentini. Pella continua a fare il “compitino”, limitandosi a tenere la palla in campo, mentre Fognini continua imperterrito a regalare (21 gratuiti); l’ impressione è che il match possa essere ancora alla portata degli azzurri, a patto però che il Fogna Nazionale, inizi a giocare ai suoi livelli.
LA RIMONTA- L’ atmosfera è sempre più incandescente, e i supporter di casa, guidati da uno scatenato Diego Armando Maradona, trasformano gli spalti di un normale stadio del tennis, in una sorta di Bombonera, degna del miglior derby Boca-River, costringendo il giudice di sedia ad invocare più e più volte il silenzio e la correttezza, fra un coro ed un boato, ad ogni quindici conquistato da Pella.
Nel terzo parziale, Fognini inizia a prendere le misure al servizio a uscire, del mancino padrone di casa, che pur non raggiungendo velocità da grande bombardiere, riesce a mettere spesso in difficoltà l’ azzurro, mandandolo a rispondere fuori dal rettangolo, costringendolo a insistere sulla diagonale. Al termine di un game interminabile, Fabio strappa il servizio, per la seconda volta dall’ inizio dell’ incontro, riuscendo anche a difenderlo, fino al definitivo 6-3, che rimette in discussione un risultato che sembrava scontato, andando a minare le certezze dell’ argentino, che fino ad allora era andato sul velluto; anche in questo set Fognini ha commesso i soliti errori (24), ma questa volta è il numero dei vincenti ad essere incrementato.
Negli ultimi due parziali finalmente si vede in campo Fabio Fognini, che inizia a reggere anche gli scambi prolungati, e a variare il gioco, ricorrendo con successo alla palla corta, e trovando maggiore profondità nei colpi, con un dritto che finalmente inizia a funzionare, e a mettere in difficoltà Pella. Per l’ argentino non basta più limitarsi a difendere, e cercando di spingere maggiormente sulla palla, arrivano gli errori anche in casa Argentina. Il quinto parziale vede un Fognini sempre più motivato, che strappa per due volte il servizio al suo avversario, che vede allontanarsi punto dopo punto, un traguardo che pochi minuti prima sembrava già conquistato. Il tennista di Arma di Taggia conclude sul 6-2 l’ ultimo parziale, degno coronamento di una rimonta, fatta col cuore e con quei nervi, che tante volte lo hanno tradito.
I QUARTI DI FINALE-Ora per gli azzurri, quarto di finale che livedrà impegnati sempre in trasferta, ospiti del Belgio, che pur privo di David Goffin, ha saputo estromettere la Germania, dei fratelli Zverev, e di Kohlschreiber. Occasione ghiotta per l’ Italia, che nonostante la probabile presenza di Goffin, si troverà di fronte un’ avversaria ostica, ma comunque battibile.
F. Fognini b. G. Pella 2-6 4-6 6-3 6-4 6-2