Fabio Fognini
“Sono stanco morto”, ha esordito il numero uno d’Italia ai microfoni di Supertennis. “Ho giocato con tutto quello che avevo e adesso ho male un po’ dappertutto, le gambe non rispondevano ed e’ stata una vittoria di nervi. Del resto, fino a questa mattina non sapevo cosa fare, dopo che ieri sera durante il trattamento del fisioterapista mi sono addormentato sul lettino. Avevamo messo in preallarme Lorenzi nel caso in cui non ce l’avessi fatta. Durante il riscaldamento mi sentivo bene e quindi ho parlato con il capitano e avvisato Paolo che me la sentivo di scendere in campo. Sono davvero contento perché era un punto decisivo, sapendo che comunque Andreas era preparato per l’eventuale quinto incontro. Chissà se Federico a casa è riuscito a svegliarsi in tempo per vedermi in tv, comunque domani finalmente potrò riabbracciare lui e Flavia dopo una trasferta lunga e estremamente faticosa. Manco da casa dal 3 gennaio e non vedo l’ora di riabbracciarli”.
“Sono stato più lucido del mio avversario nel finale con quelle poche energie che mi rimanevano. Ho servito la prima volta per il match sul 5-4 dopo aver rimontato lo svantaggio di 4-1 ed è andata male. Come io l’avevo breakkato a zero nel game precedente, lui lo ha fatto sul mio servizio. Poi ancora avanti 6-5. Ho commesso un doppio fallo sul primo dei due match point, ero 40-15, poi sul secondo ho servito una buona prima e lui dopo un paio di scambi ha messo lungo un rovescio. E’ stata una liberazione per me, per il capitano e per la squadra. Li ringrazio perché mi hanno sostenuto in tutti i momenti difficili. E oggi ce ne sono stati tanti”.
Corrado Barazzutti
Grande ed evidente soddisfazione per il capitano del team azzurro: “Abbiamo vinto un incontro annullando un match point al quarto set e in cui eravamo sotto 4-1 al quinto. Fabio è stato veramente straordinario, disputando una partita da grandissimo giocatore, da gladiatore indomito, dopo due sfide toste alle spalle nelle due giornate precedenti. Ha giocato come si deve in Davis, con il cuore e per la squadra, interpretando alla perfezione lo spirito di questa manifestazione che regala emozioni uniche. Come ex giocatore di Davis è giusto riconoscergli il merito per questa prestazione: una vittoria di spessore, in condizioni difficili, per la rapidità della superficie, non certo ideale per il suo tennis. È un grande successo comunque di tutta la squadra, questi ragazzi sono incredibili, c’è uno splendido spirito di gruppo, che pian piano si sta allargando, quindi possiamo archiviare con il sorriso e soddisfazione una trasferta dura e impegnativa, ma conclusa nel modo migliore”.
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Tanti commenti populisti e umorali, se perde “solito fognini”, se vince “grande atleta, senza le sue follie sarebbe da top 10”. Cazzate. È vero che la testa lo limita, ma il gap con i top 10 è evidente: non ha un servizio decente e fa sempre fatica a tenere il servizio coi top per questo motivo. Puó al massimo ambire al 15-18esimo posto e infatti ora ci è vicino.