Sarà pure scozzese, Andy Murray, ma tutti i sostenitori del tennis britannico gli devono tantissimo. Il 28enne di Dunblane solo due anni fa, 77 anni dopo la vittoria di Fred Perry, alzava il trofeo di Wimbledon. Oggi, grazie a un match fantastico, ha demolito il 22enne Bernard Tomic, con il punteggio inappellabile di 7-5 6-3 6-2 in un’ora e 49 minuti, regalando una finale che la Gran Bretagna non otteneva dal 1978, quando vinse l’Insalatiera battendo in casa la Cecoslovacchia con un nettissimo 5 a 0. Appuntamento in Belgio il prossimo 27 novembre, dove Murray e soci affronteranno il team guidato da David Goffin e Steve Darcis, che ha battuto.
Quello di oggi è stato un match quasi perfetto, in cui Andy ha dominato quasi tutta la partita, a parte un primo set molto combattuto, deciso da un break decisivo nell’undicesimo game, al quarto set-point, dopo due servizi strappati per parte. Nei set successivi non c’è stata quasi storia: lo scozzese ha servito meglio ed è stato quasi sempre aggressivo negli scambi, ma particolarmente brillante in difesa, demolendo un Tomic sempre più confuso e apparso piuttosto stanco. La vittoria di Murray è la giusta conclusione dopo questi tre giorni gloriosi di grande tennis: la vittoria nettissima di venerdì contro Thanasi Kokkinakis, al quale ha concesso solo 6 game, e l’epico incontro di doppio contro la coppia Groth/Hewitt vinto al quinto, dopo la sconfitta di Evans contro Tomic.
Dopo aver chiuso il primo punto e aver regalato al proprio team il terzo punto decisivo, viene acclamato come un Dio dal folto pubblico della Emirates Arena di Glasgow, nella sua Scozia. A festeggiare, però, è tutta la Gran Bretagna.
“É un’emozione grandissima, sono stati giorni duri ma sono molto orgoglioso di aver portato il Paese in finale. Ci sono state tante emozioni, la partita di ieri in doppio insieme a mio fratello, la vittoria di oggi… É fantastico”, ha dichiarato il n. 3 del mondo dopo l’incontro. “La finale? Comunque vada sarà durissima, Belgio e Argentina sono due grandissime squadre. Ci proveremo!”.
Festeggia, ovviamente, il capitano del team britannico Leon Smith, scozzese anche lui: “Murray è un grande campione, è una fortuna averlo in squadra. In questi giorni ci siamo comportanti molto bene e abbiamo meritato la vittoria. Se preferisco incontrare l’Argentina o il Belgio in finale? Poco cambia, in ogni caso, siamo pronti per la prossima sfida”.