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Davis Cup: Il pagellone finale

Terminata la Davis con la vittoria della Svizzera di Roger Federer, andiamo ad analizzare le prestazioni dei sing0li, nel pagellone finale.

SVIZZERA – VOTO 10: Prima di andare ad analizzare i singoli, diamo il voto alla corazzata elvetica nel suo complesso, un movimento tennistico fantastico, grazie, oltre alla presenza di due tennisti incredibili, ad un Severin Luthi che ha dimostrato tutta le sue capacità, lavorando psicologicamente i suoi. Grandissimo il pubblico presente in Francia, grandi tutti e meritatissima prima Coppa Davis della storia della Svizzera. Che con questo Roger, non sia l’ultima ? IMMENSI

STANISLAS WAWRINKA – VOTO 9: Non ha il talento di Federer e neanche lo stesso appeal a livello mediatico, ma è maledettamente pratico. Serviva assolutamente il punto nel primo match e il buon Stan lo porta a casa alla grande, così come gioca un doppio stratosferico, prima trascinando Federer nell’inizio non spumeggiante di Roger, per poi giocare un match costante ad alto livello, anche quando Federer sale di intensità. Se la Svizzera ha vinto la Davis, tanto, tantissimo merito, va al buon Stan. TRASCINATORE

ROGER FEDERER – VOTO 8: Inizia l’appuntamento psicologicamente più importante dell’anno completamente fuori fase, perdendo malamente contro Monfils, ma da grande campione non si deprime e nel doppio, dopo un inizio titubante, domina. Il match con Gasquet è pura formalità per Re Roger, che come giusto che sia consegna di persona il punto decisivo alla sua nazione per conquistare l’Insalatiera. E le lacrime alla fine segnano la grandezza di questo immenso campione. LEGGENDA

GAEL MONFILS – VOTO 7: E’ probabilmente l’unico francese a meritare in questa Davis, escludendo il povero Benneteau, vittima sacrificale. Sconfigge un Federer mentalmente non al meglio, ma denota grande capacità di esaltarsi in situazioni come questa, motivo per cui, a scelte (sbagliate) già fatte, forse sarebbe stato meglio far giocare a lui il doppio con Julien Benneteau. Pace, ma questa tre giorni ha dimostrato che il funambolo francese può essere decisivo in Coppa Davis. Che abbia trovato la sua dimensione ? PROMOSSO

JULIEN BENNETEAU – VOTO 6: Come descritto prima, il povero Julien è vittima sacrificale, letteralmente “buttato” in campo praticamente da solo contro le furie svizzere nel doppio di sabato, dall’esito già scritto. Lui fa quello che può, cercando di aiutare un Gasquet completamente in balia di sè stesso. Forse con il suo compagno di doppio Roger Vasselin, staremmo parlando di qualcosa di diverso. Chissà. VITTIMA

JO WILFRIED TSONGA – VOTO 5: Non è al meglio fisicamente e si vede. Ci prova, e per un set mette in difficoltà Wawrinka. Poi si spegne e come normale che sia per lui, si affloscia. Non era sicuramente il miglior contesto per Jo, certo avrebbe fatto meglio di Gasquet nel secondo match con Federer, ma il capitano decide di tenerlo in panchina, anche se probabilmente non sarebbe cambiato nulla. SFORTUNATO

RICHARD GASQUET – VOTO 3: Essere o non essere ? Speriamo non fosse lui quello visto questo fine settimana. Un doppio terrificante, completamente fuori dalla partita, ed un singolo non tanto migliore, anche se con la giustificazione di avversario e superficie. Diciamo che quello della semifinale è un lontano ricordo, ma è lo stesso Richard a dover ritrovare se stesso, con la Davis che è stata solo lo specchio della stagione del francese. PERSO

ARNAULD CLEMENT – VOTO 0: Dire che non ne azzecca una  è riduttivo. Il capitano francese chiama Gasquet e lascia a casa il compagno di doppio di Benneteau, Roger Vasselin, e Gilles Simon, sicuramente più combattivo e in forma di Gasquet. Decide poi di schierare lo stesso Richard in doppio, non pensando all’idea di mandare Monfils in campo. Per finire. la scelta della terra rossa continua a non convincere, perchè vero che ha limitato Federer, ma Wawrinka si è sempre esaltato su questa superficie e la Francia ormai non ha giocatori fenomenali sul rosso. Una settimana da incubo per il povero Clement. BOCCIATO

Andrea Menozzi

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