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Djokovic attacca ITF: “Così la Davis perde il suo fascino”

Il numero due al mondo Novak Djokovic prima di iniziare la consueta preparazione al 2017 ha rilasciato delle dichiarazioni dove esprimeva il suo disaccordo con il formato della Coppa Davis, ma non ha esitato a parlare anche del rivale  Andy Murray.

Secondo il serbo quello che sta logorando la competizione pensata da Dwight Davis nel 1900 è l’estrema vicinanza degli incontri clou con i periodi più caldi del circuito ATP. “Così come è adesso la formula della Coppa Davis non funziona, specialmente per i top player, perché a mio avviso gli appuntamenti decisivi, ovvero le semifinali e la finale, arrivano dopo un torneo del Grande Slam e al termine delle Atp Finals, due appuntamenti che richiedono molte energie sia fisiche che mentali. Giocare quindi altri match da tre set su cinque a poca distanza da tornei come questi non è il massimo, e basta vedere come è calato negli ultimi anni il numero dei top player che giocano la Davis per capire che c’è qualcosa che non va” spiega il nativo di Belgrado.

“Ne ho parlato anche con altri e anche loro la pensano come me, soprattutto riguardo alle eventuali modifiche che la federazione vorrebbe apportare dalla prossima assemblea: cioè l’inserimento del campo neutro per la finale, ma così si andrebbe ad eliminare l’unico aspetto che noi giocatori apprezziamo, ovvero il fattore campo. Si potrebbe pensare anche a un format di due settimane, in cui le squadre si affrontano in un round robin, per poi dare il via ai turni ad eliminazione diretta”.

“Vedremo cosa succederà ma di sicuro non sarà semplice trovare una soluzione, perché ITF, Atp e organizzatori dei tornei del Grande Slam sono tre associazione diverse ed è difficile trovare una soluzione che vada bene a tutti. Personalmente amo giocare per il mio Paese, ma è chiaro che dovranno esserci cambiamenti radicali per evitare che una competizione come la Coppa Davis perda il suo fascino”.

Djokovic parla poi anche di Andy Murray. “Dobbiamo lasciargli un po’ di tempo per fargli godere il momento”, spiega il serbo che poi si sofferma sull’argomento famiglia. “Abbiamo chiacchierato a lungo quest’anno, orami siamo diventati padri tutti e due. Parliamo della difficoltà del mantenere una sorta di equilibrio nella vostra vita, con la famiglia e il lavoro. Non è sempre facile quando si sta giocando nei grandi tornei ma ne abbiamo sempre trovato il tempo”.

Djokovic ha poi speso delle belle parole sulla moglie di Murray, Kim Sears diventata mamma la settimana dopo gli Australian Open. “Le serve un po’ di pausa. Ha dato alla luce una bambina quest’anno, ma non ha mai smesso di seguire Andy, come mia moglie Jelena. Forse anche questo ha dato la forza a Andy”.

 

Gianluca Henry

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