Un Fognini visibilmente soddisfatto quello che si è presentato in conferenza stampa dopo l’incontro vinto contro Gabashvili. L’azzurro che ha conquistato il punto decisivo, ha mostrato ancora una volta di essere un tassello fondamentale per la sqaudra azzurra capitanata da Corrado Barazzutti.
“Sono contento per questa vittoria, per la squadra e per il capitano. Un successo bellissimo per come è maturato, l’Italia merita il posto nel World Group”, ha detto il ligure dopo aver battuto Gabashvili per 7/6 6/3 7/6. “Quando Corrado mi chiama io sono sempre pronto a dare tutto in campo , so che mi vuole bene e con lui ho un grande feeling. Corrado chiama e io rispondo. E’ stata una bella prova mentale e di maturità da parte mia perché ho giocato di nuovo tre partite e ho vinto i due singolari in tre set, cosa per niente facile soprattutto in trasferta. Per me è stato molto importante. Non ho giocato sempre benissimo, a volte ho giocato male a sprazzi, ma l’ho accettato e questa è una grande cosa perchè prima era una pecca per me. Ho dimostrato ancora una volta di lottare per questa maglia anche in condizioni non ottimali. Anche ad Astana lo scorso marzo ce l’avevo messa tutta, lì avevo perso 7/5 al quinto nel match decisivo. Questa volta è andata decisamente meglio. Sia nel bene sia nel male ci metto sempre la faccia, la persona fisica. L’obiettivo era restare nel World Group e ci siamo riusciti. E’ importante per tutto il movimento del tennis italiano maschile”.
“Nel terzo set ero andato avanti di un break, poi ha fatto quel passante e ha recuperato. Sarebbe stato complicato perché mi sentivo un po’ stanco. Per fortuna quel servizio fuori di poco nel tie-break… ho chiamato occhio di falco e quella palla (sul 6-5, ndr) non so nemmeno io come sia uscita”.
Poi un bilancio sulle ultime settimane nel circuito Atp. “Ero arrivato a New York senza grossi risultati, ma sia a Montreal con Monfils che a Cincinnati contro Kokkinakis avevo espresso un buon tennis. Mi era mancata però un pizzico di cattiveria. Quella che ho mostrato qui in Davis, dove il tennis conta relativamente, servono cuore e carattere. Quando ho visto il tabellone degli US Open non avrei mai pensato di arrivare agli ottavi eliminando al terzo turno Nadal rimontandogli due set. Solo che battere Rafa ti prosciuga di energie nervose. Sono rientrato da New York e mi sono ammalato, ho avuto problemi gastrointestinale e febbre”.
Al termine della conferenza stampa, spazio anche ad una battuta su Flavia Pennetta “Quello che è successo è pazzesco, bellissimo, sono tornato a New York perché non potevo mancare in un momento del genere. Sono arrivato qui a Irkutsk martedì mattina all’alba e ho cominciato gli allenamenti. Ora sono distrutto, rientro a Barcellona e cercherò di recuperare le energie in vista del finale di stagione. Uno degli obiettivi è il Masters di doppio di Londra con Simone”.