Talento, tecnica, diritto e rovescio, servizio, potenza e precisione: possiamo discutere quanto si vuole sulle doti principali di ogni tennista, ma ancora una volta questo weekend di Coppa Davis ha messo in evidenza la forza della Spagna; questa forza però ha un denominatore comune: il cuore.
Contro la Germania, a Valencia, dopo aver perso il doppio nella giornata di sabato, il verdetto pareva essere già scritto con la compagine di Zverev e Kohlschreiber a un passo dalla semifinale. Ma la Spagna non molla mai, lo sappiamo, e soprattutto tra le mura amiche, è una macchina infallibile.
Il primo a scendere a campo per annullare il matchpoint ai tedeschi è stato Rafa Nadal che contro l’ostico Zverev non ha sbagliato niente distruggendo letteralmente il giovane tennista avversario. Il maiorchino vanta un bilancio incredibile in Coppa Davis: nel singolare infatti su 25 incontri ha perso soltanto una partita (al debutto contro Novak nel 2004) e vanta una striscia ancora aperta di 24 successi consecutivi.
Se una vittoria di Nadal non è una notizia che fa scalpore, David Ferrer si è letteralmente superato; lo spagnolo, che negli ultimi due anni è in fase calante dopo una grande carriera trascorsa in top ten, ha battuto al quinto set Kohlschreiber portando la Spagna in semifinale in un match epico. Il parziale decisivo è stato un susseguirsi di emozioni e al break decisivo Plaza de Toros è potuto esplodere di gioia ringraziando il suo beniamino Ferrer.
La Spagna, che conta comunque su un elevato tasso tecnico da ormai vari anni, ha un’arma in più che in Coppa Davis risulta decisiva: il cuore. Sarà che sono toreri, sarà la magia della Davis, ma che spettacolo ammirare emozioni come queste.
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