Le pagelle dei quarti di finale di Coppa Davis

[tps_title]QUARTI[/tps_title]

Coppa-Davis-generica-Coppa-m36irnejjsayefqlfxkshabolnrpqy4b2jpqiw7ojk

Si conclude così la tre giorni di Coppa Davis validi per i quarti di finale dell’edizione 2018, con diversi risultanti che hanno rispettato i pronostici, a suon di tifo e spettacolo. Tempo di pagelle insomma, per giudicare le varie performance delle nazionali e dei rispettivi protagonisti. Dalla delusione italiana, alla terza semifinale di fila dei transalpini, detentori del trofeo, ma anche la caduta del finalista Belgio e il come back degli Stati Uniti, passando per il grande ritorno di Rafael Nadal e la chance della Croazia. Nel weekend della vittoria di Sebastian Vettel in F1 in Bahrain e di Cal Crutchlow in Argentina nella gara della caduta di Valentino Rossi per via della spinta del nemico Marquez, anche il tennis ha recitato la propria parte, in un clima di paura in vista del futuro del World Group di Davis…

[tps_title]ITALIA-FRANCIA[/tps_title]

LA SFIDA: voto 8

Era il match più atteso nel quadro dei quarti, e così è stato. 3-1 finale per i galletti, che avranno la possibilità di difendere la finale contro la Spagna, nella loro terza semifinale di fila di una generazione d’oro. Non è mancato lo spettacolo, nemmeno equilibrio ed errori che hanno caratterizzato la sfida, oltre al rumoroso ed irrispettoso pubblico, con annesso nervosismo dei giocatori. La scelta di giocare a Genova ha agevolato soprattutto “Les Bleus“, con gruppi ben organizzati, festeggiando a suon di tromba e balli, considerando la vicinanza: una sfida al Foro Italico, che manca da troppo tempo, o di nuovo sul lungomare di Napoli come 4 anni fa avrebbe dato maggior lustro ed importanza alla sfida. Sarà la stessa location anche della sfida play-off di Fed Cup tra Italia e Belgio: ci si aspetta maggior organizzazione e partecipazione da parte del tifo ligure contro un altro paese francofone. Una tre giorni ricchi di colpi scena, a partire dalla rimonta sfiorata da parte di Andreas Seppi nel match di venerdì contro Lucas Pouille, eroe francese considerando anche la vittoria di ieri su Fabio Fognini, che si era preso la sua rivincita su Jérémy Chardy. In mezzo, il doppio fatale, con la rivincita della finale AO 2015 tra il duo Bolelli-Fognini vs Herbert-Mahut: la discontinuità e la poca lucidità nei momenti fatali ha pagato durante tutto il corso del weekend per tutti i giocatori schierati. 

[tps_title]QUI ITALIA[/tps_title]

VOTO: 7

Contro questa Francia a mezzo servizio, privi di Gael Monfils, Jo-Wilfred Tsonga e Richard Gasquet bisognava approfittare dell’occasione. Un voto che si abbassa notevolmente per via di un doppio che non si è giocato, vero spartiacque del weekend, con la scelta discutibile di Capitano Barazzutti nello schierare ancora Fognini, quando probabilmente avrebbe potuto riposare ed evitare i soliti straordinari. Solito schema che ha funzionato in singolare dove il cuore e il talento non sono bastati davanti ai momenti cruciali del match contro il #1 francese. Probabilmente è arrivato il momento di rifondare la nazionale, come già anticipato con la convocazione da riserva di Matteo Berrettini, che avrebbe potuto giocare l’ininfluente 4° singolare, a partire dal ritiro con l’Italia di Paolo Lorenzi, che comincia a sentire gli anni, con la speranza che qualcuno riesca a farsi notare nei prossimi mesi. Seconda uscita di fila ai quarti di finale di fila, dopo l’eliminazione dell’anno scorso contro i futuri finalisti del Belgio. Sono passati 4 anni da quella semifinale magica contro la Svizzera, il sogno Davis rimane utopia, specie dopo la 6 sconfitta su 11 sfide contro i rivali transalpini: 7, per il coraggio…

[tps_title]QUI FRANCIA[/tps_title]

VOTO: 9

Terza semifinale di fila in Coppa Davis per i galletti detentori del titolo. Nonostante le assenza illustri, e il non utilizzo di Adrian Mannarino, Capitan Noah ha trovato nel biondo Pouille un ottimo uomo Davis, come mostrato in queste giornate. Vittorie convincenti, anche se sofferte, con l’aspetto mentale e tecnico da migliorare, considerando le rimonte sfiorate di Seppi e Fognini. Un successo che dà fiducia all’ambiente, soprattutto in ottica della sfida contro la Spagna a settembre, in assenza delle definizione della sede. Quel che è certo, è la florida e ormai consolidata scuola francese, macchina che produce talenti francesi da decenni, anche in campo femminile, come mostrato con la semifinale contro gli USA. 10 i titoli dei transalpini, ben 8 le finali perse: arriverà l’ennesimo successo?

[tps_title]PROTAGONISTI- FOGNINI[/tps_title]

VOTO: 6,5

Vuoi o non vuoi, il destino dell’Italia passa sempre dal Fogna Nazionale. Dopo la rocambolesca sconfitta contro Chardy ad Indian Wells, è arrivata la rivincita nel venerdì dopo aver perso immeritatamente il primo set al tie-break dopo aver recuperato. Poi la grande rimonta, aldilà della neo rivalità e delle polemiche nel pre match e partita in corso contro il gigante francese. Poi il doppio che l’ha visto ancora protagonista, senza tirarsi indietro nonostante la possibile stanchezza dei soliti tre incontri a weekend con l’Italia e l’incarico di ergersi a salvatore della Patria. Un ricambio che spesso si è fatto sentire, e che sarebbe stato utile data la vittoria quasi scontata della coppia francese. Poi la sconfitta di ieri, contro Lucas Pouille, giunta dopo un primo tempo fenomenale e le occasioni sprecate nel terzo set, provandoci anche nel quarto: genio e sregolatezza, Dottor Jekyll e Mr Hyde, prende o lasciare. Migliorare nei momenti clou e essere continuo è il prossimo obiettivo. Nonostante gli errori e il nervosismo, le prodezze e quell’estro talentuoso è l’unico che dà un senso al nostro tennis e, forse, anche a quello mondiale. Il giocatore più forte italiano, amato e odiato da tutt’Italia, con la fondamentale scelta di essere con o contro di lui…Facci sognare, ancora, anche l’anno prossimo, pronto a togliere gli italiani ancora dal fuoco…

[tps_title]LUCAS POUILLE[/tps_title]

VOTO: 8,5

Il bel biondo francese, a 24 anni, da #11 al mondo, si conferma un ostico avversario, grazie ai suoi colpi profondi e il sacrificio difensivo, che gli permette di entrare in lizza per un futuro da protagonista. Reduce dalla vittoria contro l’amico Richard Gasquet che gli ha permesso di raggiungere il best ranking al #10, migliorando anche il servizio, unito all’esperienza con la nazionale francese, potrebbe ritagliarsi anche un interessante avvenire. Ha rischiato tanto con Andreas Seppi dopo aver dominato nei primi due set, salvo poi riprendersi nel 5° e decisivo set. L’abilità nel non perdersi mai d’animo, seguire sempre un preciso schema e senza perdere le staffe, l’hanno portato alla vittoria in rimonta anche sul #1 d’Italia. Il futuro è “Bleu”!

[tps_title]#2: ANDREAS SEPPI[/tps_title]

VOTO: 6,5 

Il #2 d’Italia, ancora una volta, non si è fatto sopraffare dalle emozioni, sfiorando la rimonta disperata. Un match giocato senza perdersi d’animo e sempre con la solita attenzione, nonostante i due inguardabili primi set. Una partita sfuggita di mano sul più bello, ma il bolzanino, aldilà dei problemi all’anca, conferma il buon momento di questi 4 mesi, con gli ottavi a Melbourne, al vittoria al Challenger di Canberra e la semifinale a Rotterdam. Un soldatino sempre prezioso, che già era pronto per concludere l’impresa contro Chardy: continuerà con la troupe azzurra?

[tps_title]JEREMY CHARDY[/tps_title]

VOTO: 5

Impresentabile il gigante francese, semplicemente “piallato” da Fognini, nonostante l’ottimo periodo da cui proveniva: ottavi di finale ad Indian Wells, dove aveva battuto il ligure 4-6 7-6 (2) 6-4, e il terzo turno a Miami. Grazie a questi risultati inoltre, ecco il ritorno in top 80, anche se il suo best ranking è stata la posizione 25. Rimandato, soprattutto dopo essere sembrato fuori condizione e non a suo agio su questa superficie, piuttosto lenta per il classe ’87.

[tps_title]I CAPITANI: BARAZZUTTI[/tps_title]

VOTO:6

Capitan Corrado questa volta avrebbe potuto scegliere diversamente il doppio, l’unica vera colpa che gli si può attribuire, dato la povera scelta rispetto ad altri tennisti da convocare: probabilmente, schierare uno tra Seppi o Lorenzi, anche se fuori forma per i vari infortuni degli ultimi tempi, sarebbe stata una scelta corretta, considerando la caratura dell’avversario ed un risultato quasi scontato.

[tps_title]YANNICK NOAH[/tps_title]

VOTO: 8

Il campione del Roland Garros 1983, ancora una volta, nonostante le assenze e la scelta di tenere in panchina il #25 al mondo Mannarino, ha avuto ragione, trionfando in Italia e continuando a vincere, con la sua solita abilità nell’aspetto psicologico sui giocatori francesi.

[tps_title]SPAGNA-GERMANIA[/tps_title]

LA SFIDA: VOTO 9

Con la vittoria per 3-2, gli spagnoli tornano in semifinale di Coppa Davis a distanza di 6 anni dall’ultima volta, quando perse contro la Repubblica Ceca. Non si sfidavano dal 2014, quando la Germania la spuntò a Francoforte: computo delle sfide, 7-10 per i tedeschi. In una tre giorni speciale, in cui ha vinto il tennis, con un tifo efficiente e rispettoso, in un location speciale come Plaza de Toros a Valencia. Un weekend che ha segnato il ritorno di Rafael Nadal a pieno regime e che vince la 23esima partita di fila in Davis, ma anche la resa di Zverev al Re delle Terra: l’ultima semifinale risale al 2007. Una 17esima sfida entusiasmante, che ha visto risorgere dalle ceneri David Ferrer, che in settimana aveva dichiarato di volersi ritirare: la sua fine è stata annunciata troppo presto. La sconfitta della Spagna sembrava vicina, specie dopo il doppio perso, ma quando il pugile è nell’angolo, il campione risorge…La generazione d’oro va avanti…in una squadra da 8, che continua a provarci, con un organico forse favorito per la vittoria finale. La Germania dovrà crescere, ancora, per un futuro roseo e in pianta stabile in A (voto 7).

[embedcontent src=”twitter” url=”https://twitter.com/conchitamartinz/status/983075392725700608″]

[tps_title]PROTAGONISTI: RAFAEL NADAL[/tps_title]

VOTO: 9

Nuova partita, vecchio Rafa. Che dire: tornato #1 al mondo senza giocare per via dell’uscita di scena prematura di Roger Federer a Miami, il maiorchino ha già fatto intendere che non vuole perdere di nuovo la vetta. Dovrà difendere più di 4.000 punti sulla terra rossa, ma il Re è tornato, più motivato e in forma che mai. Vittoria senza mezzi termini contro Philipp  Kohlschreiber per 6-2 6-2 6-3 e piallato anche Sascha Zverev, nel match decisivo per conquistare la semifinale. Battuto 6-1 6-4 6-4 a suon di dritti e recuperi, lo spagnolo ha permesso ai suoi di tornare tra le migliori 4 al mondo, per vincere, ancora, un’ultima volta, insieme…

[tps_title]ALEXANDER ZVEREV[/tps_title]

VOTO: 6

Il detentore dell’ATP 1000 di Roma, è stato massacrato dal Re della Terra, che dall’altro del suo trono regna sovrano. Una sconfitta importante, senza storie, che dev’essere dimenticata in fretta, dopo essere ritornato in forma ed in finale ad Indian Wells. Non era facile passare da un superficie all’altra, Sascha ci è riuscito contro il veterano Ferrer, ma quando doveva portare a casa il punto decisivo contro Nadal, le gambe sono tremate: alla prossima Alex!

[tps_title]DAVID FERRER[/tps_title]

VOTO: 8

L’uomo che incarna la Davis e risponde a coloro che vogliono cambiarla. Ferru, dato per finito, ha vinto nella sua Valencia, come un torero che entra per l’ultima volta nel suo Olimpo, vincendo la partita più importante: quella del punto decisivo. Una sfida sentita, come mostrato da Nadal mentre giocavano i compagni, ma anche lo stesso David, che ha avuto la fiducia del pubblico e del capitano, anche al 5° match. Aveva perso all’esordio con Zverev 6-4 6-2 6-2, ma il capolavoro di ieri contro Philipp  Kohlschreiber è da incorniciare. 7-6 (1) 3-6 7-6 (4) 4-6 7-5 in 4 ore e 51 minuti: what else?!

[tps_title] CROAZIA-KAZAKISTAN[/tps_title] 

LA SFIDA- VOTO: 7,5

  

La Croazia, dopo la finale di due anni fa, si conferma mina vagante in Coppa Davis, tornando tra le migliori 4 al mondo. La terza vittoria negli ultimi 8 incontri in casa, permette alla Croazia di bissare il successo dopo quello sul Canada. Una Croazia che sta approfittando al meglio del tabellone, favorevole per portare a casa la seconda semifinale in tre anni. Per i kazaki invece si trattava della 5ª apparizione nei quarti di finale di Davis Cup. Un ottimo percorso per la compagine di Dias Doskarayev, con un gruppo ormai consolidato che vede in Kukushkin la propria punta di diamante e che aveva permesso ai suoi di andare addirittura in vantaggio durante la prima giornata. Gli azzurri dunque meritano un 7 per averci provato, fino a mollare contro il maggior talento croato, trascinato dal classe ‘88 Marin Cilic, che ha dichiarato che se dovesse vincere l’Insalatiera, potrebbe lasciare la nazionale. La caccia è aperta…

[tps_title]

I PROTAGONISTI: CILIC

 

[/tps_title]

VOTO: 9

Nella Varazdin Arena di Varazdin, il #3 al mondo si è caricato sulle spalle la Croazia, guidandola verso il successo. 2 vittorie su altrettante partite in singolare, con il classe ‘88 sugli scudi, grazie ad un’invidiabile forma fisica e notevole controllo dei colpi, potenti e precisi. Vittorie contro Dmitry Popko per 6-2 6-1 6-2 che ha portato la sua Croazia con il naso avanti nella sfida, per poi sigllare la vittoria sul #1 kazako (90 ATP) per 6-1 6-1 6-1 in un match senza storie: si ritaglierà un posto da favorito nei prossimi tornei?

[tps_title]MIKHAIL KUKUSHKIN[/tps_title]

VOTO: 6,5

Il #1 kazako, attuale alla 90ª posizione con best ranking al 46º posto nel 2015, ha tenuto per tutto l’arco del weekend grazie alla vittoria in avvio,  contro ogni pronostico Borna Coric per 3-6 7-6 (5) 6-4 6-2. Poi la sconfitta contro Cilic, impotente contro i colpi potenti del croato: forse avrebbe potuto rendere meno pesante il passivo. Nonostante ciò, la nazionale sa da cosa ripartire, con la punta di diamante che da anni tiene su la baracca. 

[tps_title]USA-BELGIO[/tps_title]

LA SFIDA: VOTO 7

Gli States sono sul 4-0 contro i finalisti delle ultime due edizioni, con il 5º match in corso tra Sam Querrey e Joris De Loore. Gli USA tornano in semifinale per la prima volta dal 2012, nel 5º confronto tra le due, il primo dal 2005 con i padroni di casa in vantaggio già 4-0. Una sfida senza storie tra le due, con i belgi privi di Goffin e Darcis vs i padroni di casa che mai come quest’anno possono vincere la Davis con un team di tutto rispetto. Direttamente dal Curb Event Center di Nashville, in cui le due tifoserie hanno animato il weekend, dominato da Isner e Co. spazzando via i finalisti in carica.

[tps_title]L PROTAGONISTA: JOHN ISNER[/tps_title]

VOTO: 6,5

Vittoria più che sofferta per il grande battitore americano, reduce dal successo ad Indian Wells. Il classe ‘85, #9 al mondo, ha battuto De Loore con qualche problema di troppo per 6-3 (4)6-7 7-6(8) 6-4. Una prova stoica del belga, che ha lottato e sfruttato appieno gli errori dello statunitense, che ha portato a casa il primo punto che ha spianato la strada ai suoi (voto 9) in una pratica chiusa sin da subito contro un Belgio che ha lottando anche al di là delle assenze. (Voto 7, al coraggio)

 

 

Exit mobile version