Panatta: “Il tennis italiano ha bisogno di un rinnovamento”

Adriano Panatta parla del movimento tennistico italiano che pare di fronte ad un bivio dopo l'eliminazione dalla Coppa Davis per mano della Francia e la femminile alla vigilia del Fed Cup

Durante la presentazione della manifestazione  “Un Campione Per Amico”Adriano Panatta  parla del tennis italiano sostenendo ce ci sia bisogno di un rinnovamento.

“Abbiamo bisogno di un rinnovamento, nel femminile alcune ragazze hanno smesso e la Errani ha una certa età sportiva. Negli uomini son tutti sui trent’anni abbiamo bisogno che i giovani escano fuori presto. Abbiamo perso con la Francia, un nazione di livello,il doppio ha giocato male purtroppo. Fognini è incappato in una brutta giornata contro Pouille, ma la sua sconfitta contro un giocatore che ha un rendimento simile al suo poteva anche esser preventivabile.”

Panatta ha ragione, il movimento ha bisogno di forze nuove, nel maschile speriamo di poterle trovare tra i vari Berrettini, Sonego, Caruana e il nome del momento Moroni.

In ambito femminile, la situazione sembra più complicata, vista la situazione Giorgi, al momento le uniche che sembrano avere le carte in regola per emergere sono Debora Chiesa e Jasmine Paolini.

La squadra femminile dopo tante soddisfazioni è arrivata al ricambio generazionale, speriamo che tra gli uomini  i giovani escano allo scoperto perché come abbiamo visto domenica, Fognini non può far tutto da solo.

0 comments
  1. Il tennis italiano ha bisogno di rinnovamento dice giustamente panatta….ma xché ciò si verifichi sarebbe opportuno che il rinnovamento partisse dalla federazione supportando il settore giovanile e gli sforzi
    Economici di genitori che investono sui propri figli sapendo che per i più sara’ un investimento a fondo perduto, forse allora potremo avere un numero di talenti maggiore e competere ai massimi livelli
    Come fanno altre realtà europee.

    1. la fit come federazione nn vale nulla tanta gente fa i comodi propri, le tasse federali sono altissime, i centri federali in mano a gente raccomandata una casta tutti parenti, dirigenti che sono attaccati alle poltrone da anni,tutto in mano a poca gente, una gestione familiare.

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