La Coppa Davis 2017 per la banda azzurra guidata da Barazzutti inizia esattamente dove era finita l’edizione 2016. Allora l’Argentina, guidata dai vari Del Potro e Delbonis, si garantì l’accesso ai quarti con un combattuto 3-1 ai danni degli azzurri in quel di Pesaro. Da lì non si sarebbe più fermata, proseguendo la marcia fino alla vittoria della sua prima Coppa dei Moschettieri contro la Croazia a Zagabria.
Come spesso accade ultimamente in Davis, i campioni in carica scendono in campo all’esordio con ampi rimaneggiamenti fra le proprie fila. Anche con la complicità di qualche fastidio fisico, gli argentini partono proprio senza Del Potro e Delbonis, mattatori nell’edizione precedente. La formazione guidata da Daniel Orsanic ha a disposizione Guido Pella, Carlos Berlocq (che ha sostituito Zeballos, reso indisponibile proprio alla vigilia della sfida), Leonardo Mayer e Diego Schwartzman (anche quests’ultimo in forte dubbio per problemi muscolari).
La “rivincita” di quest’anno comincia a parti invertite quindi, e, almeno sulla carta, col favore del pronostico per gli azzurri, nonostante la sfida si svolga proprio in terra argentina. A conferma del pronostico, la Cabala offre un dato singolare: negli ultimi tre precedenti con gli argentini, ha sempre passato il turno la squadra in trasferta.
Gli azzurri alla vigilia della sfida sono infatti molto carichi ed entusiasti, come emerso da alcune dichiarazioni rilasciate, col gruppo finalmente al completo dopo il rientro di Simone Bolelli dall’infortunio al ginocchio sinistro che lo ha tenuto fermo per gran parte della scorsa stagione.
I risultati di questa prima giornata di Davis segnano proprio il solco del pronostico e la strada sembra tutta in discesa adesso per gli azzurri.
Alle 15 è sceso in campo un agguerrito Lorenzi che ha battuto in 3 set il buon Guido Pella (numero 84 del mondo) con un triplo 6-3 in 2 ore e 27 minuti. Paolino, ancora sull’onda lunga dei buoni risultati dello scorso finale di stagione (quando ha raggiunto il suo best ranking personale al numero 35, oggi tornato a 43), parte bene fin da subito e con la propria regolarità accompagnata da discrete soluzioni vincenti mette in difficoltà Pella già dai primi scambi; nonostante qualche calo di tensione dove il servizio traballa, porta a casa in maniera simile tutti e tre i set.
In serata Seppi agguanta il 2-0 per l’Italia con una partita più combattuta ma con il successo finale in 4 set per 6-1 6-2 1-6 7-6: nei primi due set è un dominio pur sudato per Andreas, che con un gioco molto solido da fondo e vario disinnesca il servizio avversario e non lascia altre soluzioni al numero 81 Berlocq. Nel terzo set però la partita si riaccende. Berlocq ritrova fiducia e, spinto anche dall’entusiasmo del pubblico (in tribuna anche Maradona), riapre la partita portandosi a casa il terzo set, complice anche un vistoso calo fisico di Andreas. Il quarto set è più combattuto ed emozionante. Seppi controlla fin da subito lo scambio e si ritrova sul 5-2 e servizio, ma Berlocq si fa prendere dalla tensione agonistica e risale, e con due contro break consecutivi si ritorna in parità sul 5-5. La partita sembra girare, il pubblico di Buenos Aires fiuta la chance del recupero e lo stadio diventa una bolgia ad ogni punto dell’Argentino. Si arriva così al Tie-break, dove Berlocq scarica male la tensione e, nonostante annulli due match point, compie alcuni errori che gli costano la partita e consegnano all’Italia un grosso pass per il passaggio del turno.
L’Italia può dunque garantirsi il passaggio del turno già oggi con il doppio Fognini/Bolelli, già campione agli Australian Open 2015; salvo imprevisti dell’ultima ora (Fabio ha saltato l’esordio in singolare a causa di una gastroenterite), intoppi in gara (per Simone è la prima partita dopo l’infortunio) e la imprevedibilità di una coppa Davis da sempre competizione molto “viscerale” per chi scende in campo, anche in questo caso il pronostico dovrebbe essere tutto dalla parte degli azzurri.