Preview semifinali di Coppa Davis: la Francia sfida i campioni, per l’Italia è mission impossible

Ci siamo. Mancano meno di 24 ore all'appuntamento più importante dell'anno per l'Italia del tennis.

Ci siamo. Mancano meno di 24 ore all’appuntamento più importante dell’anno per l’Italia del tennis. Domani inizia il penultimo atto dell’edizione 2014 della Coppa Davis che vedrà scontrarsi da una parte Francia e Repubblica Ceca e dall’altra Svizzera e Italia.

SVIZZERA – ITALIA
A scendere in campo per primi alle 13 saranno Federer e Bolelli e a seguire si affronteranno Wawrinka e Fognini. Parliamoci chiaro, per battere Federer e Wawrinka gli azzurri dovranno sfornare un’impresa che definire impossibile è finanche riduttivo. Certo lo sport è fatto anche di imprevedibilità e regala spesso piacevoli sorprese, ma purtroppo per noi non sembrerebbe essere questo il caso. Se guardiamo il ranking dei giocatori delle quattro semifinaliste è chiaro che la Svizzera parte da favorita non solo in questo turno con l’Italia ma anche nell’eventuale finalissima contro Francia o Repubblica Ceca.

Come ha dichiarato il nostro ct Barazzutti alla vigilia, “giochiamo contro probabilmente il più forte di tutti i tempi, Federer, e se pensiamo che sia Wawrinka il punto debole dei nostri avversari mi viene da ridere. Stiamo parlando di uno dei più forti al mondo”. Naturalmente non c’era bisogno della conferma del nostro ct per capire con chi abbiamo a che fare. E se a questo poi aggiungiamo che la sfida si gioca in casa loro, al PalaExpo di Ginevra, su una superficie che esalta gli svizzeri e penalizza i nostri, abbiamo il quadro completo della scalata che hanno di fronte Fognini e soci. Inoltre, la Svizzera non ha mai vinto la prestigiosa Insalatiera per cui giocherà con il coltello fra i denti pur di raggiungere l’obiettivo che ancora gli manca. Negli scontri diretti tra i quattro singolaristi, manco a dirlo, gli elvetici sono in netto vantaggio: Federer è ancora imbattuto contro i due italiani mentre Wawrinka ha perso un incontro su quattro con Fognini e uno su tre con Bolelli.

Ma proviamo, nonostante questo, a vedere su cosa possiamo contare per tentare di evitare l’inevitabile. L’Italia parte strasfavorita e sappiamo bene come gli azzurri si esaltino e giochino meglio quando non hanno nulla da perdere. C’è anche la risicatissima possibilità di beccare una delle rare giornate storte dei nostri avversari. Ricordiamo che nel turno precedente la Svizzera di Federer e Wawrinka dopo due giorni si trovava sotto 2 a 1 contro il Kazakistan e ha dovuto sudare non poco per portare a casa il match. “La sfida con il Kazakistan – ha spiegato Federer- ci ha insegnato a gestire i momenti difficili e a essere più squadra”. Dello stesso avviso anche Wawrinka che ha aggiunto: “In Davis bisogna sempre essere concentrati, anche se sulla carta sei favorito. E non bisogna farsi prendere mai dal panico e dalla tensione”.

Un calo di concentrazione che, dunque, difficilmente si ripeterà ma gli azzurri dovranno essere pronti ad approfittarne nel caso in cui si dovesse ripresentare l’occasione. Perché non va lasciato nulla di intentato e perché gli svizzeri la vittoria se la dovranno comunque conquistare sul campo. Roger viene da un’ottima stagione sul cemento, in cui si è giocato fino alla alla fine o quasi tutti i tornei disputati in America. Questo potrebbe farlo arrivare alla sfida di domani con meno energie dei nostri, che hanno più giorni di riposo alle spalle.

Va anche detto però che il nostro uomo di punta, Fognini, non è che abbia dato gran prova di sé ultimamente. “Agli Us Open Bolelli, Seppi e Lorenzi hanno fatto bene, vincendo buone partite e giocando bene anche quando hanno perso – ha detto Barazzutti sullo stato di forma della squadra – Fognini ha giocato male, anzi non ha giocato per niente nel secondo turno, ma sono certo che in Davis renderà al massimo”.

Sull’impegno degli azzurri, dunque, il nostro ct è pronto a metterci la mano sul fuoco. L’Italia non raggiungeva una semifinale di Davis da ben 16 anni e se pensiamo che fino a tre anni fa non era manco presente nel Gruppo Mondiale (la serie A del tennis per nazioni), l’impresa è già stata compiuta arrivando fin qui. Del resto, sempre Barazzutti ha detto che “dobbiamo essere contenti di giocare questa semifinale con la Svizzera”. Il rischio, dunque, è quello di presentarsi a Ginevra con la convinzione di chi ha già ottenuto il massimo e con poche motivazioni. E le dichiarazioni di Fognini in conferenza stampa sembrano confermare lo stato di appagamento dei nostri: “Svizzera attenta. Siamo sfavoriti ma intanto siamo arrivati in semifinale, un risultato che io e i miei compagni ci siamo meritati”.

Ultimo dato a cui possiamo aggrapparci, ma solo per una questione statistica, è il fattore scontri diretti che vede l’Italia in vantaggio per 3 a 2. Anche se nell’ultimo confronto a Genova nel 2009 Federer, Wawrinka e compagni ci batterono 3 a 1. L’ultima vittoria degli azzurri sugli elvetici risale al lontano 1980, ma quella era la nazionale di Panatta, Barazzutti e Bertolucci che rifilò un sonoro 5 a 0 agli avversari. Altri tempi, altra Nazionale.

FRANCIA – REPUBBLICA CECA

rep ceca
A circa 500 chilometri di distanza da Ginevra si giocherà l’altra semifinale che vede opporsi sulla terra del Roland Garros a Parigi la padrona di casa contro i campioni in carica della Repubblica Ceca. Un match sulla carta più equilibrato rispetto a Svizzera-Italia, ma che vede i transalpini coi favori del pronostico. Se non altro per lo stato di forma con cui i francesi arrivano a questo appuntamento.

Tsonga ha vinto il Master 1000 di Toronto, Benneteau ha raggiunto le semifinali a Cincinnati e Monfils ha quasi eliminato Federer nei quarti degli Us Open, sprecando due match point prima della rimonta dell’elvetico. Tuttavia, Gael sarà costretto a guardare dalla panchina i primi due incontri. Il ct Arnaud Clement ha infatti preferito puntare su Gasquet nel singolare, lasciando a Monfils il doppio con Benneteau. “Per noi – ha dichiarato Clement – sarà una grande occasione giocare in questo stadio che era stato costruito originariamente per la Coppa Davis”.

Dall’altro lato della rete Lukas Rosol è stato preferito a Stepanek, che giocherà invece il doppio con Vesely. “Stepanek ha sempre fatto molto bene in Davis – ha chiarito il ct Jaroslav Navratil – ma ora Rosol sta dimostrando grande forza e sta giocando bene quindi merita di giocare il singolare”. Navratil naturalmente punta tutto sul suo numero 1, Thomas Berdych, sperando in una ripresa del ceco, dopo le preoccupanti prestazioni messe in mostra di recente. A rompere gli indugi saranno Gasquet e Berdych e a seguire scenderanno in campo Rosol e Tsonga. I precedenti tra le due nazionali vedono il confronto in parità per 7 a 7, ma la Repubblica Ceca ha vinto le ultime due edizioni della Davis. Sarà quindi un avversario molto duro da battere per i francesi. On verrà.

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