La sfida fra Francia e Canada a Baie Mahault per il primo turno di Davis avrà luogo fra meno di una settimana. Dopo una pausa per ambientarsi, i francesi hanno cominciato a colpire palle e ad abituarsi ai campi in terra battuta.
Il capitano Yannick Noah ha concesso al Parisien un’intervista in cui parla dello stato di forma dei suoi giocatori, ma anche del piacere che ha ritrovato nel prendere ancora in mano una racchetta e a trovarsi ancora in campo. Quindi hai ancora il fuoco sacro? Yannick Noah è arrivato in Guadalupe, dove si è trovato con un’equipe di giocatori con pochi match nelle gambe, come ad esempio Richard Gasquet che arriva dal risultato negativo di Monpellier e dal forfait di Rotterdam, o Jo Wilfred Tsonga che arriva dalla sconfitta con Monteiro. La preoccupazione è come poter portare a casa il risultato in queste condizioni? Da ciò che Noah dice al Parisien, sembra essere molto ottimistico nonostante le premesse poco felici.
“Il nostro lavoro – dice Yannick – è cercare di mettere tutti nelle migliori condizioni possibili. Già sapere di avere la disponibilità di tutti è stato un buon segno, perché c’è un duro lavoro da portare avanti, e anche in condizioni difficili , perché fa molto caldo, e in più bisogna adattarsi al terreno. É l’occasione di conoscersi meglio, siamo al quinto giorno ma c’è ancora molto da fare. Comunque sono contento perché si è creato un’ambiente allegro e propositivo e questo giova a un buon allenamento”.
Yannick Noah ha la squadra europea nelle peggiori condizioni, in più una tempesta nelle Antille ha devastato la zona. Tuttavia Yannick è entusiasta di lavorare con questa nuova squadra, nella quale ha estrema fiducia. ”Sono eccitato ma mi sono domandato se avrei ritrovato le sensazioni di quando ero un giocatore, la stessa gioia nell’allenamento … mi sono chiesto se avessi ancora il fuoco sacro! É bello sapere di essere ancora in gioco, i ragazzi progrediscono e si trovano bene insieme. Il lavoro che facciamo non è unicamente in campo, e non si tratta solo di colpire la palla, ma anche di discutere per evitare dissapori e fraintendimenti. Amo parlare e amo il clima che si è instaurato fra noi. Parliamo la sera, dopo mangiato o nel corso della giornata quando si decide cosa fare il giorno dopo. All’inizio abbiamo analizzato il rendimento degli ultimi anni. É bello arrivare a delle soluzioni e alla risoluzioni di ogni malintesi”.
Ancora il Canada non sa se la sua punta di diamante, Milos Raonic, ci sarà o meno. Yannick Noah invece sembra avere tutto sotto controllo, forma e disponibilità della sua squadra. Per adesso non ha ancora deciso una composizione, aspettiamo di vedere come i giocatori reagiscono all’allenamento intensivo che hanno concordato.
”Non è ancora deciso”, conclude Yannick. “Ho un’idea diversa da quella di qualche giorno fa, ma aspetto l’ultimo momento per rivelarla. Tengo tutti sotto pressione, intanto ci sono ancora almeno 2 giorni di duro lavoro. Vedremo come reagiranno nel passare dei giorni e l’aumentare della pressione”.