Andrey Rublev, tennista russo, è convinto che il tennis riprenderà il suo corso. Un cammino che dovrà continuare indipendentemente dai casi di COVID-19 che portano registrarsi durante l’attività. Ma nel frattempo arrivano brutte notizie.
Il primo torneo inserito nel calendario ATP che avrebbe riaperto la stagione agonistica è stato ufficialmente cancellato. Il Citi Open di Washington infatti non si terrà, gli organizzatori del torneo hanno tenuto conto dell’attuale aumento dei contagi negli USA e delle tante restrizioni sui viaggi.
La tournée americana è a rischio, la maggior parte dei tennisti si allena per giocare i tornei in Europa dove non sembra esserci il rischio di alcun rinvio. Persistono comunque alcuni dubbi legati alla possibile cancellazione di un torneo già iniziato in caso di positività di un giocatore in gara.
In tal senso si è espresso Andrea Gaudenzi, presidente dell’ATP : “Le restrizioni e le quarantene condizionano parecchio ogni nostra decisione sulla ripresa del tennis mondiale. L’unica certezza è che, se agli US Open e al Roland Garros ci saranno delle positività tra gli atleti, i tornei andranno lo stesso avanti. Una volta che abbiamo deciso di andare avanti, nulla potrà interrompere il torneo. Faremo i test ogni giorno e se qualcuno risultasse positivo sarà isolato. Una volta raggiunti i quarti o le semifinali, sarebbe impossibile fermare il torneo“.
Andrey Rublev in un’intervista al quotidiano sportivo russo Sport-Express condivide il pensiero di Gaudenzi affermando che si debba imparare a convivere con il coronavirus: “Dobbiamo prendere coscienza che il Sars CoV-2 è purtroppo ancora presente in molte parti del mondo. Il tennis professionistico ripartirà è sarà inevitabile che qualche giocatore o qualche giocatrice risulti positivo. Questo sta accadendo già in altri sport che sono ripartiti e, nonostante i casi, dobbiamo andare avanti. Partite e tornei devono riprendere al più presto” .
Nicola Devoto