Dominic Thiem, non proprio un grande fan dell’iniziativa promossa da Djokovic per la realizzazione di un relief found per aiutare i colleghi in difficoltà, ha però scelto di sostenere alcuni giocatori in questo momento di difficoltà causato dalla pandemia del nuovo coronavirus.
L’attuale numero 3 della classifica ATP non aveva usato mezzi termini quando, parlando dei giocatori con un ranking inferiore, aveva detto che tanti di quei tennisti si trovavano in difficoltà e in quella posizione perché non si erano impegnati al 100%.
Parole forti che hanno fatto discutere che l’austriaco, in una recente intervista giornale “Der Standard” ha voluto chiarire: “Quello era solo un titolo. Ci sono tanti giocatori che meritano di essere aiutati. Io stesso ho partecipato per più di due anni al circuito Futures”.
Un sostegno che Dominic Thiem non ha fatto mancare: “Penso che le donazioni debbano essere legate al sentimento, al cuore, e non un qualcosa che si è obbligati a fare. Non chiedetemi i nomi perché non ve li rivelerò ma io sto aiutando alcuni tennisti e già lo facevo prima dello scoppio del covid-19”.
L’austriaco, finalista agli scorsi Australian Open, che in carriera ha già guadagnato oltre 23 milioni di dollari, vuole essere lui a poter scegliere chi aiutare: “È una questione privata, non si fanno donazioni per attirare attenzioni e pubblico. Ho sostenuto varie organizzazioni con scopi diversi: da chi si prende cura delle persone o degli animali a chi tratta temi delicati come quelli del cambiamento climatico”.