James Blake, il direttore del Miami Open, non nasconde i suoi dubbi e le sue preoccupazioni per lo svolgimento dello slam newyorkese. La situazione legata alla diffusione del covid-19 resta ancora allarmante in America e per questo motivo tanti giocatori hanno già scelto di non volare negli Stati Uniti per gli US Open.
Gli australiani Nick Kyrgios e Ashleigh Barty hanno già confermato la propria assenza così come non ci sarà nemmeno Rafael Nadal. Resta ancora incerta la partecipazione di Simona Halep che già ha dato forfait al Palermo Ladies in svolgimento proprio in questi giorni.
Troppo alto il rischio contagio anche se il piano previsto dall’USTA è molto rigido e dettagliato ma soprattutto non permette sgarri, Lo sa bene Danielle Collins che è stata allontanata dal World Team Tennis 2020, torneo di esibizione svoltosi negli USA, proprio per aver violato le norme di sicurezza.
Nella chiacchierata a The Tennis Podcast, James Blake si è detto piuttosto preoccupato in merito alla possibilità che un giocatore possa contrarre il coronavirus durante l’evento: “Ovviamente spero vada tutto per il meglio ma la cosa che mi preoccupa di più riguarda l’uso degli spogliatoi. Troppe persone che possono fare avanti e indietro. Poi ovviamente anche il rischio che se un tennista risulta positivo potrebbe contagiare tutti gli altri”.
Ci sarà anche un altro aspetto, questa volta curioso, che emergerà da questa nuova versione degli US Open. Gli spalti deserti saranno un elemento che con il quale i partecipanti partecipanti dovranno fare i conti: “Sarà interessante perché i giocatori si rivelerà la forza mentale di ogni giocatore”.
Un aspetto sul quale proverà a far leva, insieme a tutta la sua esperienza, Serena Williams che ha confermato la sua presenza e proverà a conquistare sul campo di “casa” il tanto agognato titolo numero 24 dello Slam. Al via anche Naomi Osaka che, nella finale 2018, strappò il titolo proprio all’attuale numero 9 del ranking WTA.