Olga Danilovic, 19 anni e n. 168 del ranking WTA ha partecipato al controverso Adria Tour, il torneo di beneficenza organizzato da Novak Djokovic dal quale sono emerse le positività al COVID-19 dello stesso Nole, di sua moglie Jelena, di Goran Ivanisevic e Marco Panichi – allenatore e preparatore atletico del numero 1 del mondo ATP – , Grigor Dimitrov, Borna Coric, Viktor Troicki più altri elementi degli staff tecnici.
La Danilovic, ha preso le difese di Djokovic attraverso una lettera che ha pubblicato recentemente sul suo profilo Instagram: “Caro Nole, prima di tutto desidero augurare a te, alla tua famiglia, ai membri del tuo team, a Grigor e Borna e a tutti coloro che stanno combattendo la battaglia contro Covid-19 una pronta guarigione”.
“L’obiettivo di questo evento era di raccogliere fondi a scopo umanitario, ma alla fine le cose non sono andate come volevamo, so comunque che tutti abbiamo cercato di seguire le istruzioni e le regole che ci sono state imposte” continua la giovane tennista serba.
Alle troppe critiche sulla mancata presenza di dispositivi di protezione individuale, del distanziamento sociale e di ogni altro mezzo per limitare la diffusione del virus, Olga Danilovic ha risposto così: “Ogni spettatore ha ricevuto una maschera all’ingresso con tutte le istruzioni da seguire, tutti hanno avuto l’opportunità di indossare maschere o semplicemente di non partecipare al torneo, ecco perché siamo tutti responsabili, così come tutti sono responsabili della diffusione di questa pandemia, non di può attribuire tutte le colpe ad una persona sola“.
Poi arrivano gli elogi per Djokovic e Coric: “Novak ha mostrato rispetto a tutte le persone con le quali è stato vicino, ho potuto constatare io stessa come ha dedicato un sorriso e parole di incoraggiamento a ciascun bambino presente alla manifestazione. Borna è stato un ottimo padrone di casa a Zara per tutti noi, proprio come la federazione di tennis croata ed il resto dei giocatori. Voglio ringraziare tutti per questo”.
Per Olga Danilovic basterebbe lo scopo solidale di questa manifestazione per scacciare i dubbi: “Tutti i partecipanti ed i membri dell’organizzazione hanno riconosciuto l’entità e le buone intenzioni della tua idea. Attraverso ciò che facciamo meglio nella vita, ovvero giocare a tennis, possiamo aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno“.
Prima di congedarsi però la 19enne ha voluto sottolineare come il covid-19 abbia messo in difficoltà non solo i partecipanti all’Adria Tour ma il mondo intero: “Noi, come atleti professionisti, conosciamo bene gli avversari che si trovano dall’altra parte della rete, li studiamo per sapere le loro tattiche. Questo malvagio avversario ha invece fermato la vita di tutto il mondo e ha fatto sì che molte più persone avessero bisogno di aiuto. Quindi ti voglio dire che il tuo invito è stato un onore per me, hai sempre creduto che insieme avremmo potuto aiutare le persone in pericolo“.
“Dopo tutto questo, alcune cose non saranno più le stesse. Per prima cosa, credimi, la tua lista dei veri amici. Spero che presto avrò l’opportunità di condividere di nuovo il campo con te, il miglior giocatore del mondo. Ti auguro una pronta guarigione, la tua amica Olga” ha così concluso la sua lettera Olga Danilovic.
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Nicola Devoto