Olga Danilovic si schiera a difesa di Novak Djokovic: “Tutti hanno riconosciuto le tue buone intenzioni”

La giovane tennista serba, Olga Danilovic, scrive una lettera sul suo profilo Instagram a difesa del suo connazionale, Novak Djokovic di Nicola Devoto

Olga Danilovic, 19 anni e n. 168 del ranking WTA  ha partecipato al controverso Adria Tour, il torneo di beneficenza organizzato da Novak Djokovic dal quale sono emerse le positività al COVID-19 dello stesso Nole, di sua moglie Jelena, di Goran Ivanisevic e Marco Panichi – allenatore e preparatore atletico del numero 1 del mondo ATP – , Grigor Dimitrov, Borna Coric, Viktor Troicki più altri elementi degli staff tecnici. 

La Danilovic, ha preso le difese di Djokovic attraverso una lettera che ha pubblicato recentemente sul suo profilo Instagram: “Caro Nole, prima di tutto desidero augurare a te, alla tua famiglia, ai membri del tuo team, a Grigor e Borna e a tutti coloro che stanno combattendo la battaglia contro Covid-19 una pronta guarigione”.

L’obiettivo di questo evento era di raccogliere fondi a scopo umanitario, ma alla fine le cose non sono andate come volevamo, so comunque che tutti abbiamo cercato di seguire le istruzioni e le regole che ci sono state imposte” continua la giovane tennista serba.   

Alle troppe critiche sulla mancata presenza di dispositivi di protezione individuale, del distanziamento sociale e di ogni altro mezzo per limitare la diffusione del virus, Olga Danilovic ha risposto così: “Ogni spettatore ha ricevuto una maschera all’ingresso con tutte le istruzioni da seguire, tutti hanno avuto l’opportunità di indossare maschere o semplicemente di non partecipare al torneo, ecco perché siamo tutti responsabili, così come tutti sono responsabili della diffusione di questa pandemia, non di può attribuire tutte le colpe ad una persona sola“. 

Poi arrivano gli elogi per Djokovic e Coric: “Novak ha mostrato rispetto a tutte le persone con le quali è stato vicino, ho potuto constatare io stessa come ha dedicato un sorriso e parole di incoraggiamento a ciascun bambino presente alla manifestazione. Borna è stato un ottimo padrone di casa a Zara per tutti noi, proprio come la federazione di tennis croata ed il resto dei giocatori. Voglio ringraziare tutti per questo”.

Per Olga Danilovic basterebbe lo scopo solidale di questa manifestazione per scacciare i dubbi:  “Tutti i partecipanti ed i membri dell’organizzazione hanno riconosciuto l’entità e le buone intenzioni della tua idea. Attraverso ciò che facciamo meglio nella vita, ovvero giocare a tennis, possiamo aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno“.

Prima di congedarsi però la 19enne ha voluto sottolineare come il covid-19 abbia messo in difficoltà non solo i partecipanti all’Adria Tour ma il mondo intero: “Noi, come atleti professionisti, conosciamo bene gli avversari che si trovano dall’altra parte della rete, li studiamo per sapere le loro tattiche. Questo malvagio avversario ha invece fermato la vita di tutto il mondo e ha fatto sì che molte più persone avessero bisogno di aiuto. Quindi ti voglio dire che il tuo invito è stato un onore per me, hai sempre creduto che insieme avremmo potuto aiutare le persone in pericolo“.

Dopo tutto questo, alcune cose non saranno più le stesse. Per prima cosa, credimi, la tua lista dei veri amici. Spero che presto avrò l’opportunità di condividere di nuovo il campo con te, il miglior giocatore del mondo. Ti auguro una pronta guarigione, la tua amica Olga” ha così concluso la sua lettera Olga Danilovic.

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Dragi Nole, Pre svega tebi,clanovima tvoje porodice,tvog tima, Grigoru,Borni i svima koji biju bitku sa Covid-19 zelim brz oporavak.Zelim da ti se zahvalim na pozivu da ucestvujem u humanitarnom projektu Adria Tour i ukazanom poverenju da moje prisustvo i igra mogu da doprinesu velicini dogadjaja i krajnjem cilju,a to je bilo prikupljanje sredstava u humanitarne svrhe. Na kraju nije ispalo onako kako smo svi zeleli ali takodje znam da smo se svi trudili da se pridrzavamo propisanih mera. Vec je receno,ali ponovicu,svaki gledalac je na ulazu dobijao masku i uputstva i mogao je dezinfikovati ruke na svakom koraku. Zato je ruzno prebacivati odgovornost na jednu osobu,svako je imao izbor da upotrebi tu masku ili cak i da ne dodje na turnir ako ne zeli! Zbog toga smo svi odgovorni,bas kao sto je i ceo svet odgovoran za sirenje pandemije. Bila sam svedok koliko se pre svih ti, nisi stedeo, da svakom klincu podelis osmeh i po koju lepu rec i da si imao strpljenja za svakoga. Ja sam mozda i prosla bolje sto nije svaki gledalac pozeleo da me dotakne kao bozanstvo,da me ponesto upita ili procita sta mi je posvetio. Ti si imao postovanja za svakoga ko ti se obratio. Grigor je u Beogradu zaista toplo docekan i on je to uzvratio svojom neposrednoscu i iskreno se nadam da ce mu uskoro biti bolje. A Borna je u Zadru bio pravi domacin svima nama bas kao i teniski savez Hrvatske i ostali igraci i svima zelim da se zahvalim na tome. Svi ucesnici, clanovi organizacije i gledaoci su prepoznali velicinu i dobrodusnost tvoje ideje da kroz ono sto najbolje radimo,a to je da igramo tenis,pomognemo onima kojima je to potrebno. Mi,kao profesionalni sportisti,navikli smo da poznajemo protivnika sa druge strane mreze,da znamo koja mu je taktika i da se sportski nadmecemo. Navikli smo na fer plej,a ovaj podmukli protivnik zaustavio je zivot cele planete,a samim tim i ucinio da je mnogo vecem broju ljudi potrebna pomoc. Zbog toga zelim da ponovim da mi je bila cast sto si me pozvao i verovao da zajedno mozemo da pomognemo ljudima koji su ugrozeni.Posle ovoga neke stvari nece biti isti,pre svega, veruj mi, spisak pravih prijatelja.

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Nicola Devoto

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