Patrick Mouratoglou conquista il tennis: “Pubblico nuovo per l’UTS”

Ultimate Tennis Showdown

Voleva rivoluzionare il mondo del tennis Patrick Mouratoglou quando ha creato e messo in scena l’Ultimate Tennis Showdown e ci è riuscito. A confermarlo sono i numeri. I dati che arrivano riguardanti gli spettatori sono molto più che incoraggianti. Esame superato e a pieni voti anche per quel che riguarda l’emergenza coronavirus e tutte le norme di sicurezza.

In un’intervista rilasciata ad Ubitennis, il coach di Serena Williams, ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Siamo partiti da zero, un’idea che abbiamo trasformato in realtà e che ha premiato i nostri sforzi“. Format nuovo, regole differenti dalla classiche che dominano il tennis e, forse, proprio dietro questi due aspetti si nasconde il segreto del successo: “È stata una sfida enorme ma sono felice perché al centro di tutto c’erano i giocatori e loro si sono divertiti“.

Ultimate Tennis Showdown

Ma Patrick Mouratoglou con il suo UTS voleva conquistare un pubblico nuovo, più giovane, anche per dare una vera e propria “sterzata” a quel cliché – purtroppo sempre più vero – che vede un’età media degli spettatori sempre più alta per il mondo del tennis.

Volevamo qualcosa che potesse piacere ai giovani. Abbiamo trasmesso in oltre 100 paesi e l’età media della nostra platea è di 30 anni. Un bel successo considerato che in generale si assesta sui 61 anni. Ma la cosa che ci rende ancora più soddisfatti è che la metà del nostro pubblico prima non seguiva il tennis” ha dichiarato l’allenatore francese.

Ultimate Tennis Showdown

Poi, nonostante la sua “rivoluzione”, da parte di Patrick Mouratoglou arrivano gli elogi per la WTA e l’ATP: “Stanno facendo un lavoro eccellente soprattutto con i fan. Chi segue il tennis è molto fedele e la loro capacità è stata proprio quella di non farli mai stancare“.

Eppure c’è chi pensa che il coach transalpino con l’UTS abbia voluto sfidare i due “colossi”: “Quando dico che l’età media del pubblico sta invecchiando non lo dico per criticare, è un dato di fatto. Ma è un discorso che non vale solo per il tennis ma per lo sport in generale. E non voglio neanche dire che bisognerebbe stravolgere tutto anche perché gli spettatori di questo sport sono molto conservatori e di sicuro non gradirebbero“.

 

 

 

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