Richard Gasquet non ha dubbi: “Nuovo stop per il tennis? Assolutamente no”

Richard Gasquet è sicuro che i nuovi casi di contagio da covid-19 verificatesi durante l'Adria Tour non fermeranno o rimanderanno la ripartenza del tennis

Non ci sarà un nuovo stop per il tennis dopo i casi di positività al covid-19 che si sono verificati durante l’Adria Tour” parola di Richard Gasquet. Nessun dubbio per il transalpino che si aspetta però che, dopo i casi accertati di Coric, Dimitrov e di Troicki e la moglie, anche altri tennisti rivelino di aver contratto il nuovo coronavirus.

In un’intervista a L’Equipe, Richard Gasquet fa il paragone con quanto già successo in un altro sport: “Anche negli USA, in un torneo di golf, si è verificato un caso di un giocatore risultato positivo al test ma non hanno fermato la manifestazione“.

E proprio dagli Stati Uniti dovrebbe riprendere il circuito ATP: “Penso che si comporteranno nello stesso modo con gli US Open. Sicuramente bisognerà prestare la massima attenzione perché le possibilità di nuovi casi sono sempre molto alte“.

Il caso americano potrebbe quindi essere preso come riferimento anche dall’Adria Tour per evitare lo stop e il conseguente annullamento della manifestazione: “Sicuramente è una battuta d’arresto in termine di fiducia perché nella mente delle persone scatta quel meccanismo che le porta ad avere paura. Bisogna capire però che il concetto di normalità per come la intendevamo tutti noi prima non esiste più. Se decidessero di chiudere prima per questo motivo ne sarei sorpreso“.

Richard Gasquet

Richard Gasquet è però convinto che non si possano attribuire colpe a Novak Djokovic:Non è stata una sua scelta ma quella del governo di permettere a 5mila persone di assistere a questo torneo“. La questione pubblico è stato un tema molto “caldo” anche per quel che riguarda gli US Open.

Per lo Slam newyorkese si è poi optato per “le porte chiuse”: “Giocheremo tra due mesi quindi è ancora difficile fare previsioni su quale sarà l’andamento e la diffusione del virus. Se ci sarà un nuovo caso positivo non sarà una tragedia, l’importante è che si limiti al massimo la possibilità di contagio“.

 

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