Alexis Ohanian rivela: “Prima di conoscere Serena odiavo il tennis”

Alexis Ohanian e il tennis, un rapporto davvero complicato. O almeno così è stato in passato. Il marito di Serena Williams, infatti, non ha nascosto l’avversione che aveva verso questo sport. Ma ormai è tutto passato.

A fargli cambiare idea non è stato solo il matrimonio con la star mondiale ma aver avuto il privilegio di osservare da vicino una finale e tutto lo sforzo e l’impegno che gli atleti mettono per trasformare la loro passione in un vero e proprio lavoro.

Ai microfoni della CNN, Alexis Ohanian ha elogiato la caparbietà e la tenacia della moglie: “Serena lavora duramente non solo come donna ma come donna di colore” ha raccontato entrando poi in un tema davvero spinoso, quello del razzismo: “Le persone cattive esisteranno sempre. Onestamente però non so come mia moglie e Venus riescano gestire tutto questo. Tutti credono che loro due siano arrivate dove sono senza faticare ma non è assolutamente così“.

In America questo resta un tema di assoluta attualità, riportato agli onori della cronaca dal caso Floyd. In quell’occasione le sorelle Williams e non solo – in prima linea anche la giovane Coco Gauff – avevano parlato apertamente delle difficoltà incontrare e, per dare un segnale forte soprattutto agli occhi della piccola Olympia, Alexis Ohanian aveva deciso di rassegnare le dimissioni dal consiglio di amministrazione di Reddit.

Ed è proprio nei confronti della figlia che il 37enne imprenditore statunitense “vuole fare colpo”: “Crescendo capirà quanto impegno ha messo sua mamma nel suo lavoro e per combattere le sue battaglie, non solo in campo. Però ci terrei che sapesse che anche io sto facendo la mia parte“.

Eppure prima di frequentare Serena Williams a Alexis Ohanian il tennis proprio non piaceva: “Ho provato ad imparare da quando sto con lei. Prima odiavo questo sport. Con il tempo ho imparato a capire il mondo del tennis e ho visto quanto sia difficile ed intenso” confessa.

Il paragone con la sua attività in ambito tecnologico non poteva mancare: “Anche nel mio di mondo lavoriamo intensamente ma nulla di paragonabile a quanto fa un tennista professionista“ ammette in conclusione.