Wimbledon: sinonimo di etichetta e tradizione, dove il dress code dice “total white” e le fragole con la panna costituiscono un binomio inscindibile. Accompagnato esclusivamente da fiumi di Pimm’s (storico drink british a base di ginger ale, foglie di menta e frutta), quello che potremmo definire l’official food dei Championships nasce dalla terra, la stessa che anno dopo anno dona nuova vita ai sacri prati dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club, casa del terzo Slam stagionale.
Ma perché le fragole con la panna sono così popolari a Wimbledon?
Si dice che nell’800 questo frutto rappresentasse l’inizio dell’estate, ed intorno al 1877 (anno della prima edizione del torneo di SW19) anche il tennis cominciò ad essere associato con la suddetta stagione. Tuttavia, già nell’antica Roma le fragole erano un frutto estremamente popolare: in quanto dotate di proprietà antinfiammatorie, esse venivano consumate in tutta Europa con lo scopo di curare l’alitosi e placare i dolori del parto.
Stando alle fonti, la prima volta che le fragole vennero servite insieme alla panna fu ai primordi del’500, al tavolo del Cardinale Wolsey per essere precisi, il quale ebbe l’idea di combinare questi due ingredienti durante un banchetto, nel 1509. Restano del tutto sconosciute le motivazioni che portarono Wolsey a combinare questi due ingredienti, ma non c’è alcun dubbio che tutt’oggi le fragole e la panna risultino un piatto attuale e fresco, insomma, lo snack ideale da sgranocchiare a bordo campo.
Un alone di mistero avvolge anche l’introduzione delle famose strawberries nel torneo di Wimbledon. Alcuni fanno risalire lo storico evento al 1970, altri invece collocano la comparsa delle fragole con la panna nel lontano 1881, soltanto quattro anni dopo l’edizione inaugurale di The Championships, quando uno dei corrispondenti del noto newspaper britannico “Telegraph” annotò sul proprio taccuino queste parole: “poco prima dell’inizio della finale, il padiglione dei rinfreschi si era completamente svuotato…per le fragole e la panna.”
Ad oggi, durante le due settimane di torneo vengono consumate in media 60,000 libbre di fragole ed 8,000 litri di crema. Nel 2014 ne sono state vendute 142.000 porzioni: una quantità che corrisponde circa a 1 milione e mezzo di fragole, ossia circa 28.000 chili. Si tratta di cifre impressionanti anche in termini di guadagni per i Championships, che hanno persino realizzato un mini documentario intitolato “The Perfect Strawberry” per celebrare la pietanza più iconica dello sport.