La travagliata stagione tennistica 2020 sta per volgere al termine. In una O2 Arena senza pubblico, meno coinvolgente ma pur sempre affascinante, i migliori otto del ranking si sfideranno per contendersi il prestigioso torneo di fine anno. Mancherà Roger Federer, che da pochissimo ha ripreso gli allenamenti in vista del 2021, ma il parterre rimane di elevatissima qualità.
DJOKOVIC – Il serbo, dopo la prematura sconfitta a Vienna per mano del nostro Lorenzo Sonego, ha deciso di prendersi un break e saltare Bercy. Sicuro già di terminare l’anno in testa al ranking, nella sua continua ricerca di nuovi record da infrangere, è ipotizzabile un rientro a Londra in versione deluxe: in tal caso, non ce ne vogliano gli altri, Nole sarebbe il favorito per la vittoria finale.
NADAL – Per la prima volta in carriera, Rafa arriva alle Finals più fresco e riposato e, per sua stessa ammissione, pronto per competere anche indoor. Il suo cammino a Bercy, però, ha rimarcato la scarsa affinità con il cemento al chiuso; anche se le condizioni di gioco saranno differenti, lo spagnolo dovrà innalzare il livello e provare a fare qualcosa di diverso per portare a casa uno dei pochi tornei mancanti nella sua bacheca.
THIEM – Il finalista della scorsa edizione arriva a Londra con la liberazione della tanto ricercata vittoria Slam. L’austriaco, eliminato nel torneo di casa da Rublev, ha saltato Bercy dopo una stagione intensa nonostante lo stop forzato a causa della pandemia. Il suo tennis vario e potente può mettere in crisi chiunque; tutto dipenderà dalla sua condizione fisica.
MEDVEDEV – Seconda partecipazione alle Finals per il russo. Dopo l’umiliante sconfitta subita da Nadal nei gironi, Medvedev vorrà sicuramente riscattare un 2020 decisamente carente di buoni risultati. Giocatore estremamente “fastidioso” per tutti, rappresenta una mina vagante in grado di spingersi ben oltre il risultato dello scorso anno.
TSITSIPAS – Le incognite maggiori riguardano proprio il campione in carica. Il greco, infatti, alla ripresa delle attività dopo la pandemia, non è mai apparso davvero convincente e centrato come il finale dello scorso anno. Dovrà sicuramente recuperare consapevolezza e concentrazione per compiere quella che sarebbe una grande impresa sportiva.
ZVEREV – Le ultime settimane di Alexander Zverev, tralasciando le situazioni extra-campo, sono state davvero positive. Il classe ’97 ha gradualmente recuperato fiducia e consapevolezza dopo aver sfiorato la vittoria allo US Open e si candida per arrivare in fondo al torneo.
RUBLEV – Per distacco, il tennista dell’anno: grinta, cattiveria agonistica, intensità, voglia di emergere. Rublev ha deciso di non voler più essere l’ombra dell’altro russo più quotato ed ha inanellato una serie di titoli fino a diventare il più vincente della stagione in corso. Rappresenta sicuramente l’outsider da tenere d’occhio.
SCHWARTZMAN – “El Peque” si è meritatamente preso l’ultimo slot a disposizione tra i migliori. Con buona pace per il nostro Matteo Berrettini (presente a Londra come riserva), l’argentino ha dimostrato una solidità ed una crescita importanti, anche se viene difficile immaginarlo alle battute finali del torneo.
Pronostico? Djokovic, poi Medvedev/Zverev. Felice, comunque, di essere smentito.