A cavallo tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo, quasi a simboleggiare il cambiamento e la predestinazione verso il nostro sport, un energico ragazzo svizzero, dalle movenze particolarmente eleganti, inizia a prendere piede nel circuito maschile. Raccogliendo l’eredità di Pete Sampras, aumentandone ancor di più la valenza, Roger Federer rappresenta l’anello di congiunzione tra il “vecchio” tennis e quello moderno. La sua capacità di plasmare il gioco a proprio piacimento, portatrice di pregevoli glorie, lo inserisce di diritto negli annales di questo meraviglioso sport. E proprio in riferimento a tale abilità, un’arma decisamente rilevante nel repertorio tecnico dello svizzero è costituita dal dritto, colpo eseguito in modo estremamente naturale ed efficace, che per certi versi ricorda quello del suo predecessore statunitense.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Nell’esecuzione del dritto, l’elvetico si contraddistingue per l’utilizzo di un’impugnatura definita “eastern”: semplificando al massimo, per ottenere tale impostazione tecnica, è sufficiente porre la racchetta di profilo davanti al proprio corpo ed impugnarla come se si dovesse stringere la mano di una persona. Sin dagli albori della sua esperienza professionale, Federer ha fondato il proprio colpo principale su questo modus operandi. Quel quid in più, tuttavia, è ravvisabile nel perfetto timing sulla palla e nell’eccellente capacità di colpire in anticipo, oltre che in controbalzo, anche in situazioni di gioco estremamente complesse. Queste doti, ovviamente, rientrano nel bagaglio di base dello svizzero, manifestazione massima del suo sterminato talento. Teoricamente (ma parlando di Roger, bisogna fare i conti con la sua classe), questa esecuzione penalizzerebbe la ribattuta di colpi liftati e particolarmente carichi; con il trascorrere degli anni, Federer ha saputo adattare perfettamente il dritto a tale eventualità attraverso una rotazione del polso capace di generare uno spin piuttosto elevato. Sebbene, infatti, la pallina risulti essere prevalentemente piatta e penetrante, nell’esecuzione dei colpi in topspin, lo svizzero è secondo soltanto a Nadal. Ergo, ricapitolando, il 35enne di Basilea predilige un’esecuzione piatta e penetrante volta al gioco offensivo, senza tuttavia disdegnare le variazioni, padroneggiate in maniera eccellente.
ASPETTI TATTICI – L’affinità con Sampras non scaturisce soltanto da movenze simili, bensì anche da alcuni schemi di gioco. Roger, a maggior ragione con l’avanzare dell’età e con la crescente esigenza di gestire in modo ottimale le energie, si affida tantissimo allo schema “servizio e dritto”, potendo sfruttare una battuta estremamente varia che permette di chiudere il punto piuttosto agevolmente. Durante la costruzione dello scambio, il dritto è senza ombra di dubbi il fulcro della manovra. La ricerca della palla è a tratti quasi esagerata, specialmente nel tentativo di esecuzione del dritto inside out. Tutto il bagaglio tecnico viene adoperato in modo funzionale rispetto a questo colpo, con cui lo svizzero riesce a produrre vincenti da qualsiasi parte del campo. La sua efficacia è impressionante specialmente con lo sventaglio e in lungolinea ed è palese il cambio di velocità della palla in questi frangenti; soffre di più (in modo relativo) con l’incrociato (emblematiche in tal senso le partite contro Djokovic). Ciò che rende unico il suo repertorio, considerata la rarità nel circuito maschile, è l’esecuzione del dritto in ciop (“l’equivalente” del rovescio in back), ottenuto con la stessa impugnatura della palla corta, pertanto ingannevole: in numerosi casi, abbiamo assistito ad avversario che si precipitano verso la rete salvo poi essere passati dalla traiettoria profonda del colpo. Il ciop rientra nella parte “vecchio stampo” di Federer ed è un bene che vi sia ancora un esponente di tale caratura a salvaguardarne l’esecuzione.
UN CENNO ALL’ESTETICA – In alcuni frangenti dei match dello svizzero, sorge spontaneo domandarsi come sia possibile che, da gesti contraddistinti da eleganza e delicatezza, possano scaturire dei colpi così violenti. Sembra quasi un paradosso. La ricerca spasmodica della perfezione stilistica è un’idea connaturata all’animo del Federer giocatore, passato alla storia come uno dei tennisti più raffinati di sempre. Ammirare una sua partita, perché di vera e propria ammirazione si tratta, è un piacere per gli occhi anche per un non tifoso dell’elvetico. A tratti, le sue delicate movenze sembrano distaccarsi dal campo di gioco e proiettarsi in un’altra dimensione: Roger danza sul campo, non risulta mai goffo o inopportuno. Il drop, dal lato destro, è la manifestazione più entusiasmante di tale raffinatezza.
In conclusione, tirando le somme, il dritto di Roger Federer è senza dubbio uno dei primissimi colpi, per efficacia e variazioni, nel circuito maschile. Pochissimi riescono a rivaleggiare con un’esecuzione del genere. Capace di sprigionare un’energia notevole ed una rotazione, se necessario, importante (circa 2800 gir/min), rappresenta il punto cardine nell’economia dello scambio finalizzato alla ricerca di un punto rapido e poco dispendioso. L’impugnatura eastern, più adatta a ribattere palle in back, si è perfettamente adattata ai vari contesti di gioco, diventando la base di uno dei più grandi dritti della storia del tennis.
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Il diritto di Sampras a mio modesto parere era superiore….
Considera però il dritto del 2006 di Federer, non quello di oggi.
F ederer lo frusta da li esce la Potenza oltre che dalla spinta del braccio non dominante che tira indietro favorendo avanzamento del dominante e rotazione del busto
Il migliore insieme a quello di nadal
Il diritto di Federer: il diritto come tutti dovrebbero tirarlo. Il diritto di Nadal: solo lui lo tira così.
Simone
Migliore in che senso? Potenza, efficacia, difesa ecc ecc? Per me è semplicemente il più bello ed esaltante da vedere, motivo per cui pagherei un biglietto 10 volte più costoso di qualunque biglietto per qualunque altro incontro di qualunque altro tennista. Federer per questo motivo è e sarà il più grande di sempre e non solo col dritto
Sicuramente un dritto bellissimo, ma quello di Sampras lo ritengo più devastante
Il dritto di oggi forse, quello del 2006 era devastante.
Arte contemporanea
Sicuramente e’ il migliore tecnicamente soprattutto per la capacita’ di federer di girare intorno alla palla; non lo ritengo pero’ il piu’ efficace: quello di sampras era piu’ devastante per potenza
Il dritto di oggi forse, quello del 2006 era devastante.
Il dritto di Federer é stato superiore a quello di Sampras. Era un colpo devastante, con cui generava vincenti da ogni zona del campo. Certo adesso é lontano anni luce dal dritto che era 10 anni fa.
Il dritto di Federer del 2006 era devastante, superiore anche a quello di Sampras.
Entrambi hanno avuto il rovescio come colpo debole.
Quello di Sampras era praticamente 0. Quello di Federer bello stilisticamente, ma poco efficace.
La tecnica di Panatta è insuperabile !!!