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I grandi colpi – Il dritto fulmineo di Del Potro

Ampia apertura, schiocco secco e violento della pallina e velocità fuori dal comune: è questo, in breve, il dritto di Juan Martin Del Potro, colpo con cui l’argentino è riuscito a conquistare uno Slam ed a piegare anche le difese più importanti del circuito. E’ impressionante la violenza che riesce a generare con quest’esecuzione senza però perdere il controllo; in questo aspetto risiede la principale abilità di DelPo.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Il gigante di Tandil utilizza da sempre un’impugnatura semi-western, ideale per accelerare da fondo campo e per imprimere alla palla grande velocità. Da questo punto di vista, l’argentino è un maestro, il migliore in assoluto: ciò che principalmente balza agli occhi, oltre che indirettamente alle orecchie, è la terrificante velocità di palla, così elevata che i suoi vincenti sono stati spesso definiti, da illustri commentatori, come “smash di dritto”. Questo paragone rende perfettamente l’idea. Del Potro, infatti, produce dei veri e propri missili che non di rado si attestano sui 170 km/h: un dato pazzesco. Sono pochi i tennisti che raggiungono simili velocità e soprattutto con la costanza di Palito; normalmente i tennisti di vertice colpiscono così forte in pochissime occasioni durante una partita (pensiamo ad esempio al classico vincente del 40-0). V’è poi un altro aspetto che desta meraviglia, ossia la posizione dei piedi. In alcuni casi, anziché posizionarsi con il sinistro in avanti, Del Potro colpisce con i piedi perfettamente in linea o addirittura con gli appoggi invertiti. Questo è ancora più sintomatico dell’elevatissimo equilibrio dell’intero movimento, non certamente agevole per un atleta di due metri, che l’argentino possiede. La combinazione di questo fattore con l’elevata velocità di palla rendono questo colpo uno straordinario intreccio di potenza ed armonia. A tutto questo, si unisce una rapidità di esecuzione importante, con finale dietro la schiena, coadiuvata da una grande spinta delle spalle e del bacino.

Impugnatura semi western, grande apertura e rotazione di spalle e bacino per fornire velocità: tutto in armonia nel movimento.

ASPETTI TATTICI – Assieme al servizio, il dritto costituisce il colpo dominante degli schemi di Juan Martin. Da esso derivano il maggior numero di vincenti e parallelamente di errori dell’avversario, comprensibilmente a tratti incapace di gestire la rapidissima pallina. Essendo per attitudine un giocatore d’attacco, DelPo cerca di concludere lo scambio quanto prima. Le soluzioni di certo non mancano: sia il lungolinea che il cross sono estremamente efficaci, sia per profondità che per velocità (nemmeno in cross riduce sempre la potenza). La parte più entusiasmante si ha però con l’esecuzione inside out, specialmente con gli appoggi solidi: farlo colpire con i piedi fermi equivale a capitolare nello scambio; lo sventaglio è incontenibile e sfrutta perfettamente tutta l’ampiezza e la profondità del campo. Che dall’altro lato della rete vi sia un rovescio bimane o un dritto mancino, poco importa: se Del Potro tira a tutto braccio, c’è davvero molto poco da fare. La palla passa vicinissima al nastro della rete, con uno spin bassissimo. Ovviamente, in fase di difesa, la rotazione aumenta con una conseguente diminuzione di velocità. Anche il movimento, in determinate circostanze, assume una connotazione differente, con una lieve modifica dell’impugnatura e la racchetta che conclude il suo movimento verso l’alto.

Il gesto, in tal caso facilitato dal mero palleggio, è lineare ed esteticamente piacevole.

UN CENNO ALL’ESTETICA – E in tutto questo, l’esecuzione è anche molto piacevole dall’esterno. Il movimento è pulito e naturale. La racchetta fende rapidamente l’aria, armonizzandosi perfettamente con il resto del corpo. Sicuramente, tra i giocatori di vertice, quello di Del Potro è uno dei dritti più validi esteticamente. E non è da tutti abbinare potenza, controllo e bellezza del colpo.

Il durissimo infortunio al polso sinistro ha inevitabilmente condizionato la carriera di Juan Martin Del Potro, che tuttavia ha saputo rialzarsi ed ottenere successi importanti, emozionando con la sua immensa spontaneità. Nonostante la lunga assenza, la naturalezza nell’esecuzione del dritto è rimasta intatta, così come la velocità. Nel complesso, considerata la spaventosa velocità di palla e l’equilibrio nella gestione degli appoggi, l’argentino rappresenta uno dei migliori interpreti nell’esecuzione del dritto.

Luca Sassone

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