Solitamente non si scrive mai in prima persona, lo sappiamo anzi, lo so bene. Ci sono volte però in cui si sente il bisogno di fare un’eccezione. Ecco, questa è una di quelle, quelle in cui si ci prende una “licenza creativa” e si va a ruota libera.
Entrare alla Mouratoglou Tennis Academy è come entrare a Narnia. Vale sia per gli appassionati di tennis ma anche per tutti quelli che a questo sport si affacciano per la prima volta o conoscono giusto le basi. L’unione del Resort all’Academy poi fa il resto.
Dietro la scritta “Tennis Academy” una distesa di campi e, specificarne il numero – pur sapendolo – sarebbe davvero superfluo, fidatevi. Ovviamente equamente divisi tra terra e cemento e alcuni dotati di una copertura che permette di giocare indipendentemente dalle bizze del meteo.
Si respira tennis anche nell’aria. I campi così come le sale del resort costruito da Patrick Mouratoglou, riportano i nomi dei grandi tornei e dei grandi eventi del tennis. Una sorta di invito a rimanere concentrati sul proprio percorso verso il successo.
E il percorso alla Mouratoglou Tennis Academy è davvero d’élite. Tennis e scuola vanno di pari passo. Per gli allievi poi è quasi routine vedere che, su quegli stessi campi calcati magari anche solo pochi minuti prima, adesso ci sia qualche grande campione.
Perché non è strano camminare nei corridoi tra i campi e vedere ad esempio, Alexei Popyrin, immerso nella sua sezione di allenamento sull’Australian Open. Lo so, lo avrete capito, la scelta del nome del giocatore non è stata casuale.
E allora i ragazzi dell’Academy, per cui esiste una palazzina dedicata adibita a convitto, possono già sentirsi immersi nel “circuito dei grandi”. Accanto, il residence – con una struttura nuova in costruzione – dedicato ai tennisti che decidono di fermasi, in compagnia anche della famiglia, alla Mouratoglou Tennis Academy durante il loro tour.
Piscina, campetto polifunzionale, campi da padel, palestra con spazio dedicato alla fisioterapia e sale mediche completano il quadro dell’Accademia.
Ma parliamo del resort. Inutile dire che si respira tennis anche lì. Ad accogliere gli ospiti una piscina a forma di racchetta intorno alla quale poi si sviluppa la struttura.
Anche le sale portano i nomi dei grandi tornei, chi ad esempio non vorrebbe festeggiare un avvenimento nella sala Wimbledon? Alle pareti poi i nomi dei grandi tennisti passati per la Mouratoglou Tennis Academy ma anche quelli dei giovani emergenti pronti a fare il loro debutto nel circuito maggiore.
Cimeli, ovvero le racchette autografate, completano l’opera riportando alla mente dei visitatori le imprese dei giocatori. Un viaggio libero nei ricordi di ognuno, tra trionfi spettacolari o amare sconfitte. La scelta è vostra.
Dulcis in fundo, lei, the Queen: Serena Williams. La campionessa americana, che continua la sua corsa verso il titolo numero 24, è forse la giocatrice più iconica allenata da Patrick Mouratoglou. Uno spazio dedicato ai suoi trofei – o meglio, una parte dei suoi numerosi trionfi – dalla coppa degli Australian Open al piatto di Wimbledon.
Ma la Mouratoglou Tennis Academy guarda al futuro e, forse il segreto del suo successo è proprio questo. Nuove strutture in costruzione per offrire un’esperienza unica: una fuga dalla realtà per i visitatori o la costruzione di una routine fuori dall’ordinario per chi, invece, sceglie di partire per questo “viaggio” di cui – siamo certi – amerai il finale.