La pandemia ferma ancora il tennis: si riparte dall’America?

Abbiamo bisogno di un piano B valido in caso non si possa ripartire come eravamo abituati” aveva detto Patrick Mouratoglou promuovendo il suo UTS – Ultimate Tennis Showdown. E, l’allenatore francese potrebbe aver davvero ragione.

La sospensione del tennis per la pandemia del covid-19 continua e ed è stata estesa dalla WTA e dall’ATP fino alla fine di luglio. Ma l’ipotesi che lo stop possa prolungarsi non è un’ipotesi così remota. Ad anticipare tutti è stato il The Telegraph per mano – pardon penna – di Simon Briggs.

Eppure, in America ancora sperano. Il calendario di agosto degli atleti della WTA e dell’ATP è ricco di appuntamenti “a stelle e strisce” in vista del finale di stagione, a New York con l’ultimo Slam dell’anno.

Nadal Us Open trophy 2019

Usare il condizionale è ancora un obbligo anche perché, almeno per il momento, non filtra nessuna indiscrezione su quale potrebbe essere il destino di questa annata tennistica. Nè in una direzione, ne nell’altra.

A fare da teatro alla “Prima” sarebbe la capitale, Washington, con appuntamento fissato – sia per tennisti che tenniste – all’invio del mese. Il percorso verso l’ultimo Slam della stagione sarebbe tutto “a stelle e strisce” per le atlete della WTA mentre fa tappa in Canada il tour dei colleghi della ATP.

San José, Cincinnati e Albany per il gruppo delle tenniste guidate in classifica da Ashleigh Barty mentre per Novak Djokovic e soci valicheranno il confine facendo tappa in Canada prima di rientrare negli States per scendere in campo a Cincinnati prima e Winston-Salem poi.

Rogers Cup confermata – almeno per il momento – a metà. Se Montreal si adegua alle decisioni del Quebec di rimandare ogni evento sportivo all’anno prossimo, Toronto e la provincia dell’Ontario ancora provano a “tenere duro” rimandando la decisione finale. Stesso paese ma due decisioni diverse, una nuova stranezza ai tempi del coronavirus.

In attesa di scoprire quale sarà il destino del tennis, uno “sgarro” agli Stati Uniti potrebbe farlo proprio l’Italia, almeno in campo femminile. Potrebbe, infatti, essere il torneo di Palermo – al momento ancora confermato in calendario – a dare il via alla ripresa anticipando così il Citi Open di Washington. 

Diletta Barilla

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