“Tennis, è stato un gran bel viaggio“. Inizia così la lettera di Marcus Willis, che all’età di 30 anni ha deciso di ritirarsi dal tennis. “Ho viaggiato per l’Inghilterra, per l’Europa e per il mondo. Ho conosciuto delle persone fantastiche, mi sono fatto molti amici e ho fatto esperienze che non avrei mai immaginato di vivere quando per la prima volta presi in mano una palla e una racchetta un quarto di secolo fa” prosegue il britannico, che può vantare un record di una vittoria e una sconfitta in carriera a livello Atp, con il best ranking di numero 322. I numeri passano però in secondo piano quando si parla di “Willbomb”, così soprannominato.
“Ripenso a quando ho giocato i Grand Slam a livello Junior, rappresentando il mio paese, a quando ho fatto il portaborracce per la squadra di Coppa Davis e ovviamente a Wimbledon 2016 e 2017 con bei ricordi. Sono arrivato però a un punto in cui devo ascoltare me stesso e considerare il mio futuro, ma anche quello di mia moglie e dei miei figli, che mi hanno sempre sostenuto in questo percorso. Non è stata una decisione facile da prendere, ma è al 100% la migliore. E’ giunto il momento di dire Game, Set, Match“.
Willis non poteva esimersi ovviamente da spendere due righe anche per il match nel quale ha avuto le luci dei riflettori puntate addosso. Giocare sul Centrale di Wimbledon contro uno dei giocatori più forti della storia di questo sport, vale a dire Roger Federer, è il sogno di innumerevoli persone. Lui è riuscito a realizzarlo e lo racconta con orgoglio: “Ho giocato contro il miglior giocatore di sempre, nel miglior torneo di sempre, sul campo migliore di sempre. So di aver lavorato incessantemente per far sì che questo sogno diventasse realtà“.
“Un ringraziamento speciale a mia madre, mio padre e tutta la famiglia per il sostegno”. Infine, Marcus parla del suo futuro, ora che ha appeso la racchetta al chiodo: “Il prossimo capitolo della mia vita sarà ancora nel tennis. Inizierò il percorso per diventare allenatore. Voglio motivare la nuova generazione e dimostrare che chiunque può vivere il sogno“.
22 anni dopo l’inizio di tutto, Willis dice addio al tennis giocato. A dir la verità non lascerà un grande vuoto nel cuore degli appassionati, dato che non è mai stato capace di affermarsi a certi livelli e non ha mai assaporato, di fatto, il circuito Atp. Il suo cammino a Wimbledon nel 2016 ha però lasciato il segno in maniera più che significativa e sarà impossibile dimenticarlo. Marcus era un semplice maestro di tennis che stava per abbandonare il sogno del professionismo. Le valigie per l’America erano già pronte, ma il destino aveva in serbo altro per lui. Ad un concerto di Ellie Goulding conobbe la sua attuale moglie e decise di riprovarci. Il resto è storia. Verde come l’erba di Wimbledon ma anche come la speranza. In bocca al lupo Willbomb!