Wta Australian Open: promosse e bocciate al giro di boa

Difficilmente i tabelloni femminili negli Slam si attengono al canovaccio, ma questo è forse uno dei tornei con meno sorprese degli ultimi anni, con le più forti giocatrici al mondo ancora in corsa per il titolo e l’uscita della campionessa in carica Wozniacki, ma solo contro una ritrovata Maria Sharapova. In alcuni casi rimandiamo l’analisi a fine torneo, per altri si può invece già fare un bilancio dopo questi primi giorni ricchi di grande tennis.

***

BOCCIATE

Aryna Sabalenka - Australian Open 2019
Aryna Sabalenka – Australian Open 2019

Un’uscita anticipata decisamente inattesa quella di Kiki Bertens, una delle giocatrici più costanti del circuito. Dopo una vittoria convincente contro Alison Riske, la numero 9 del mondo si è fatta rimontare dalla sempre ostica Anastasia Pavlyuchenkova. La russa non sembrava uno scoglio insormontabile visto l’inizio di stagione traballante – sconfitta da Kudermetova e Lapko nei primi due tornei dell’anno – e la fragilità psicologica che più volta l’ha fermata ad un passo dal traguardo. Bertens nel 2018 non si era mai fermata prima del terzo turno nei Major e questa battuta d’arresto è uno dei pochi passi falsi di questi ultimi mesi.

Arrivava a Melbourne in forma e in fiducia, forte del titolo appena conquistato a Auckland – per il secondo anno consecutivo – ma la dea bendata non l’ha assistita nel sorteggio. È così che la tedesca Julia Goerges ha dovuto alzare bandiera bianca subito nel corso della prima giornata, dopo essere stata avanti di un set contro Danielle Collins. Dodici mesi fa la tedesca rincorreva la top10, oggi può giocare con meno pressione, anche se questo non sembra aver aiutato. Visto il calibro dell’avversaria però, questa sconfitta non dovrebbe lasciare segni negativi per il proseguimento dell’anno.

Nel 2018 era numero 66 del mondo e cedeva al primo turno alla più esperta Ashleigh Barty, nel 2019 Aryna Sabalenka a Melbourne ci è arrivata da numero 11 dopo una seconda parte di stagione che l’ha lanciata nell’élite del tennis, eleggendola una delle principali candidate ad ereditare il trono nell’era post-Serena. Due vittorie agevoli e convincenti per la tigre bielorussa, il cui obiettivo doveva essere la seconda settimana. Il terzo turno le è stato però fatale, poco ha potuto contro un’infuocata Anisimova. Nonostante i chiari meriti della promessa statunitense, rimane necessario capire come far girare una partita in cui la propria avversaria riesce a generare più vincenti di lei. Vera rivelazione degli ultimi mesi, come per Bertens questo è uno dei rarissimi passi falsi commessi.

Non supera il primo turno neanche questa settimana Jelena Ostapenko, che sta passando da campionessa altalenante a tennista in piena crisi. I colpi ci sono, la grinta anche, ma sembra che la lettone non riesca a ricordare come abbia vinto uno Slam o come abbia raggiunto una finale in un Premier Mandatory come Miami. Il suo gioco è fatto di ingranaggi fragilissimi e riuscire a essere efficace e costante è un obiettivo ancora lontano, tanto che a Maria Sakkari è bastato far sfogare l’avversaria per poi passare al contrattacco e chiudere al set decisivo. Attualmente numero 22 del mondo, se entro marzo Ostapenko non riuscirà a recuperare i punti in uscita a Miami potrebbe persino mettere a repentaglio la testa di serie a Parigi.

Come per Ostapenko, anche per Daria Kasatkina questa eliminazione al primo turno significa la terza sconfitta del 2019 a fronte di 0 vittorie. Preoccupante, visto che la russa aveva concluso l’anno con il titolo a Mosca e la top10. Dopo Birrell e Sasnovich, a essere fatale questa volta è stata Timea Bacsinszky, finalmente pronta a tornare ai livelli che le competono. Per Kasatkina sarà fondamentale trovare una vittoria, magari a San Pietroburgo, soprattutto in vista delle finali di Dubai e Indian Wells in arrivo da difendere.

***

PROMOSSE

Vince lottando contro Monica Niculescu, lascia 2 games a Tsurenko e comanda dall’inizio alla fine contro una delle migliori giocatrici al mondo quale Aryna Sabalenka: per Amanda Anisimova si tratta dei primi ottavi di finale Slam e il match con Petra Kvitova, con la quale è avanti 1-0 negli scontri diretti, sarà da seguire con attenzione. Anisimova è una delle 4 giocatrici nate nel nuovo millennio ad essere in top100 e di queste la statunitense è la più giovane e forse la più pronta, insieme a Yastremska, a scalare la classifica.

Dopo la semifinale raggiunta nel Premier Mandatory di Miami è scomparsa dai radar, mantenendo una buona classifica proprio grazie ad una primavera di fuoco. Il 2019 è iniziato però con ben altro piglio per Danielle Collins, autrice delle uscite di scena di Goerges e Garcia. Agli ottavi si troverà davanti Angelique Kerber, un match sulla carta proibitivo, ma una delle grandi qualità che abbiamo imparato ad apprezzare della statunitense è il coraggio, quasi una sfrontatezza sportiva, che la porta a non temere nessuno. Con la storia difficile alle spalle, fatta di ristrettezze economiche, sacrifici e borse di studio per poter sia laurearsi che giocare, andare avanti nel torneo sarebbe un’ulteriore rivincita contro le avversità e gli ostacoli che la vita mette sulla propria strada.

Danielle Collins – Australian Open 2019

Premier 5, Premier, International e anche le WTA Finals, nel palmares di Elina Svitolina ci sono già molti titoli e pressione ed aspettative non possono che continuare a crescere. A 24 anni l’ucraina ha già raggiunto ottimi risultati ma ha spesso deluso le aspettative nei tornei più grandi, quali Slam e Premier Mandatory. Dopo le WTA Finals molti pronosticarono il suo primo Major già qui a Melbourne, dove lo scorso anno si era fermata ai quarti. Nonostante qualche fatica di troppo, Svitolina ha raggiunto la seconda settimana, liberandosi di un po’ di tensione iniziale. L’obiettivo ora deve essere la sfida ai quarti con Osaka, in attesa di capire se sia pronta o meno per il grande salto.

La strada del ritorno dopo un infortunio può essere lunga e impervia; lo sa bene Timea Bacsinszky, due volte semifinalista al Roland Garros, che ad un anno da ritorno è riuscita a ritrovare il feeling con la vittoria. Non lascia set per strada nei primi due turni, battendo Kasatkina e Vikhlyantseva e arrivando a sfidare una ritrovata Garbine Muguruza. Troppo forte la spagnola, ma Bacsinszky ha lottato su ogni 15 fino alla fine, dando ottime sensazioni per il proseguimento della stagione. Obiettivo per l’elvetica è salire in classifica rapidamente per poter giocare i grandi tornei su terra senza dover passare dalle qualificazioni.

Exit mobile version