ANGIE C’È? – Un anno sempre più deludente per Angelique Kerber: non era mai successo nell’Era Open che la testa di serie numero 1 del tabellone femminile del Roland Garros uscisse di scena già alla gara di esordio, ma la cosa più grave è che l’eliminazione della tedesca non è stata neppure vista come inattesa e, come tanto si ama dire nello sport, clamorosa. Le prestazioni negative di Angelique Kerber, infatti, sono diventate una costante di questo 2017 e il prematuro saluto della tedesca a Parigi contro Ekaterina Makarova (la moscovita poi è stata sbattuta fuori nel round successivo da Lesia Tsurenko) ha rappresentato solamente un altro tassello di una stagione fin qui da dimenticare a dispetto del primo posto nel ranking mondiale. Gradino più alto della classifica che potrebbe già saltare all’inizio della prossima settimana.
Di fatti, Angie rischia di perdere la vetta della classifica, qualora Simona Halep dovesse vincere il Roland Garros o Karolina Pliskova raggiungere la finale – le due tenniste potrebbero incontrarsi in semifinale –, e il concretizzarsi di questa ipotesi pare solo una questione di tempo considerate le sole 19 vittorie su 31 partite giocate quest’anno dalla mancina di Brema (e per una tennista che guida il ranking sono decisamente pochi) e i cinque k.o. maturati all’esordio nei tornei (addii prematuri arrivati a Sydney, Doha, Stoccarda e Roma prima del Roland Garros).
E CONDANNA FU – Sul fronte italiano la settimana appena conclusa, dopo le celeri eliminazioni delle azzurre impegnate nello Slam d’oltralpe, ha visto la definitiva condanna per Camila Giorgi in merito alla aspra polemica con la Federtennis. Il Collegio di Garanzia, ultimo grado di giudizio, ha cancellato la sentenza in appello della Corte Federale Fit emessa lo scorso 5 Maggio – dove fu annullata la sentenza in primo grado e, dunque, assolta la tennista maceratese “per difetto di giurisdizione” in quanto non tesserata Fit – e comminato a Camila una ammenda di trentamila euro e lo stop di nove mesi da ogni attività federale. Si è conclusa così la lunga querelle; adesso, paradossalmente, la venticinquenne marchigiana potrebbe essere più tranquilla e libera di giocare il suo miglior tennis in vista della stagione sull’erba, una delle sue superfici preferite.
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