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Wta Briefing: Monica Puig, dall’oro al buio

IL DECLINO DI MONICA PUIG – Un crollo di risultati inaspettato quasi come il trionfo olimpico a Rio de Janeiro di un anno fa. Per Monica Puig il primo anno da medaglia d’oro olimpica (avrà altri tre anni per fregiarsi del titolo prima di Tokyo 2020) è stato tutt’altro che soddisfacente. Dopo la vittoria nella finale olimpica contro la tedesca Angelique Kerber che ha regalato una immensa gioia all’intero popolo di Porto Rico – isola bagnata dal mar dei Caraibi il cui comitato olimpico è stato costituito nel 1948 in vista dei XIV Giochi di Londra –, la Puig non è riuscita a dare continuità a un trionfo che può valere una carriera. Anzi, la discesa in termini di risultati è stata impressionante, dopo le feste e i meritati elogi ricevuti da tifosi e addetti ai lavori; riconoscimenti che hanno occupato e distratto la ventitreenne caraibica, prima unseeded capace di vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Due mesi dopo la notte di Rio, Monica Puig ha raggiunto la posizione numero 27 del ranking Wta (il suo punto più alto) e da allora la scarsità di risultati ottenuti ha inciso sulla sua classifica facendola sprofondare sempre più giù, fino al sessantasettesimo gradino di oggi.

Rio 2016, Monica Puig in lacrime dopo il trionfo olimpico.

Nei tornei disputati nel corso degli ultimi dodici mesi la portoricana è stata eliminata al primo turno per ben nove volte, sei solamente in questo 2017. Una emorragia di risultati veramente anomala e che in pochi avrebbero potuto immaginare. In particolare, quest’anno, la Puig ha raggiunto una sola semifinale Wta (sul cemento di Doha) ed è solo in quella circostanza che è riuscita a infilare tre successi consecutivi. Inoltre, e ci perdoneranno i tifosissimi della giocatrice caraibica per rincarare la dose, la campionessa olimpica non vince due match di fila da marzo ad Acapulco quando sconfisse in serie Francesca Schiavone (in procinto di ritirarsi) e Daniela Hantuchova (ritirata da qualche settimana) – nel conteggio non annoveriamo le tre vittorie di luglio nel Gruppo II di Fed Cup contro tre giocatrici rappresentanti le nazioni di Honduras, Trinidad e Tobago ed Ecuador. Il computo finale recita: 15 sconfitte su 28 incontri giocati quest’anno. Il “fuego” della Puig si è spento? Cosa è successo alla campionessa che solamente un anno fa incantava tutti?

Antonio Pagliuso

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