Wta Briefing: US Open, focus sulla prima settimana

Tanti i botti a cui abbiamo assistito in questi primi sette giorni della rassegna newyorkese. Con il tabellone allineato al quarto turno, solo in quattro delle prime dieci del seeding (Pliskova, Muguruza, Svitolina e Venus Williams) sono rimaste in lizza per fregiarsi del prestigioso titolo. Dietro di loro l’outsider più temibile: Maria Sharapova.

IN 16 PER IL TITOLO, IN 3 PER IL RANKING – Al termine di una settimana entusiasmante e non digiuna di colpi di scena, sono state definite le sedici tenniste che si giocheranno il titolo di nuova regina degli US Open. I botti non sono mancati già dal primo turno con l’eliminazione di Simona Halep, numero 2 del seeding, nel big match contro Maria Sharapova con il conseguente nuovo fallimento della rumena alla scalata alla prima posizione nel ranking Wta certificato matematicamente con la vittoria di Garbiñe Muguruza contro Magdalena Rybarikova e l’accesso al quarto turno della spagnola. Ed è la adesso Muguruza la maggiore candidata a divenire la numero 1 del mondo dal prossimo 11 settembre, giorno dell’aggiornamento delle classifiche. Solo la nativa di Caracas, Elina Svitolina e l’attuale detentrice della prestigiosa posizione Karolina Pliskova possono sperare ora nel gradino più alto del ranking; possibile anche la chance di avere una prima posizione condivisa da due tenniste in caso di una finalissima a Flushing Meadows tra Muguruza e Pliskova con successo della ceca.
Uno scenario, quest’ultimo, che rischiava di essere annullato proprio da Karolina Pliskova, andata a tanto così dall’estromissione da parte di Shuai Zhang nel match di ieri che ha visto la cinese arrivare a matchpoint e quindi a un punto dall’upset. La Pliskova ha reagito da campionessa infilando la seconda vittoria consecutiva dopo aver perso il set d’apertura (vittoria al terzo anche contro Nicole Gibbs al turno precedente) e giungendo alla seconda settimana con fatica, ma con la consapevolezza di poter ribaltare anche le situazioni più difficili.

L’accesa lotta per l’apice della graduatoria mondiale prosegue, mentre è arrivata felicemente a conclusione la gravidanza di Serena Williams. Ora comincia il countdown per il ritorno della leggenda americana sui campi: che il rientro di Serena possa metter fine a queste lotte intestine per la prima posizione?

Karolina Pliskova, vincitrice di tre titoli in questo 2017 (Brisbane, Doha e Eastbourne).
Karolina Pliskova, vincitrice di tre titoli in questo 2017 (Brisbane, Doha e Eastbourne).

SPAURACCHIO SHARAPOVA – Mors tua, vita mea. Dalla caduta di Simona Halep a guadagnare tanti crediti e titoli di giornale è stata Maria Sharapova. Esordio super per la ex numero 1 del mondo sopravvissuta al big match definito dal beffardo sorteggio di Manhattan e beneficiaria di una importante iniezione di fiducia; Masha, campionessa a New York nel 2006, ha spazzato via le abituali critiche facendo capire ancora una volta che è il campo a dover parlare. In uno spicchio di tabellone già orfano anche della testa di serie numero 7 Johanna Konta, la Sharapova potrebbe trovare tante altre soddisfazioni e c’è già chi sogna un trionfo finale della siberiana, prospettiva che sa tanto di fiaba.

Tra i botti di questa prima settimana da registrare anche la sconfitta al primo turno della campionessa in carica, vale a dire il fantasma di Angelique Kerber, battuto senza troppi patemi da Naomi Osaka, bella speranza del tennis giapponese, ma sempre una classe ’97 con poca esperienza confrontata a quella della mancina di Brema. Il k.o. porterà all’inevitabile uscita dalla top 10 della tennista che fino a un mese e mezzo fa sedeva sul gradino più alto del ranking mondiale. Un crollo verticale che appare inarrestabile, oramai.

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