[tps_title]Kiki Bertens[/tps_title]
L’approccio all’allenamento di Kiki Bertens si potrebbe paragonare a quello delle formiche: silenziosa, raramente sotto ai riflettori, ma umile e senza alcun timore di faticare. È cosi che l’olandese si sta ritagliando uno spazio sempre più grande all’interno del tennis che conta, raggiungendo la sesta posizione mondiale e partendo come una delle grandi favorite su terra. Lo scorso anno raggiunse la sua finale più importante – fino a quel momento – nel torneo in altura di Madrid, dove storicamente si trovano meglio le giocatrici più potenti, tanto che in finale a batterla fu Petra Kvitova. Male invece nelle altre settimane, con una brutta sconfitta con un’ispirata Sakkari a Roma, una con Flipkens a Norimberga e un match lottatissimo perso da Kerber a Parigi. Proprio al Roland Garros vanta il suo miglior risultato Slam, una semifinale raggiunta nel 2016. Quest’anno ha trionfato nel Premier di san Pietroburgo ma non ha convinto a pieno nei tornei più importanti. Esordio su rosso previsto a Stoccarda, per Bertens c’è la possibilità di guadagnare anche posizioni, difesa dei punti di Madrid permettendo.