Il “Thai Affaire” di Nole e Rafa

Un aspetto assolutamente fondamentale ma spesso sottovalutato del grande circo del tennis mondiale è rappresentanto dal ruolo delle esibizioni. Ricche passerelle per grandi giocatori in fine carriera, kermesse per lucrare qualche diritto tv o più spesso doveri d’immagine motivati dai contratti di sponsorizzazione. Potremmo leggere anche così l’esibizione che Novak Djokovic e Rafael Nadal terranno in Thailandia tra 1 e 2 ottobre prossimi. Ma forse sbaglieremmo.

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In realtà l’evento ha anche un’altra valenza, alla luce del fitto programma che impegnerà i due campioni. Certo, i motivi d’immagine, di sponsorizzazione restano validi, meno la necessità di fare passerella, dato il blasone dei due giocatori, ancora da rimpinguare. Questo è il caso di una esibizione da giocare anche per fare promozione, per diffondere “il verbo” del nostro sport, e di sicuro saranno loro i protagonisti così amati specie dai più giovani tra gli aficionados, a fare pubblicità per il tennis, in una nazione che ha avuto in anni recenti anche discreti giocatori.

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Anzi, saranno proprio le vecchie glorie “thai” Danai Udomchoke, Paradorn Srichaphan e Tamarine Tanasugarn con Noppawan Lertcheewakarn a fare da apripista in un doppio misto alla sfida tra i due campioni, che oltre alla partita, offriranno agli spettatori una loro seduta di allenamento, una gitarella in un importante centro commerciale, la One Tambon One Product (OTOP), per la precisione, ma soprattutto incontreranno il Primo Ministro asiatico Prayut Chanocha.

Insomma, un programma davvero notevole per essere una semplice esibizione, segno che la FederTennis Thailandese ha deciso di investire, insieme a munifici sponsor, per far ridecollare il tennis nel paese, senza badare a spese e coinvolgendo non solo il tessuto economico nazionale e gli aficionados, ma anche la classe politica.

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