E’ in partenza tra due giorni, il 28 novembre, la nuova International Premier Tennis League. E diciamo subito che potrà essere seguita dagli abbonati Sky e anche in chiaro, grazie a Supertennis che ne ha acquisito i diritti.
Il maxi-evento si disputerà in Asia e raccoglierà i migliori giocatori al mondo e alcune glorie del passato. Il format prevede 12 giorni di tennis, spalmati sino al 13 dicembre, con le gare che verranno giocate in quattro Paesi differenti: Filippine (28-30 novembre), Singapore (2-4 dicembre), India (6-8 dicembre) e infine Emirati Arabi (11-13 dicembre). Glorie del passato e top players sono stati divisi in quattro squadre, ciascuna in rappresentanza di un Paese.
Eccole:
MANILA MAVERICKS: Andy Murray, Jo Wilfried Tsonga, Kirsten Flipkens, Daniel Nestor, Carlos Moya, Maria Sharapova, Treat Huey
SINGAPORE SLAMMERS: Serena Williams, Andre Agassi, Tomas Berdych, Lleyyon Hewitt, Nick Kyrgios, Daniela Hantuchova, Bruno Soares, Pat Rafter.
MICROMAX INDIAN ACES: Roger Federer, Pete Sampras, Gael Monfils, Ana Ivanovic, Sania Mirza, Rohan Bopanna, Fabrice Santoro.
UAE ROYALS: Novak Djokovic, Caroline Wozniacki, Malek Jaziri, Nenad Zimonjic, Goran Ivanisevic, Eugenie Bouchard, Marin Cilic.
E io che credevo che la stagione fosse finita. Avevo scritto un articolo poco tempo fa, dichiarando di voler concentrare l’attenzione su me stesso e sulla mia vita sociale. I tennisti avrebbero potuto fare altrettanto. E invece rieccoli qui, a spostarsi come trottole e a portare il tennis in Paesi in cui la tradizione di questo sport non è molto radicata. Questa missione umanitaria è commovente e credo andrebbe insignita di un premio Nobel per la Pace. Scherzo, senza rancore. In rete mi sono imbattuto in articoli incattiviti e in commenti altrettanto crudeli. Io, però, penso: è vero che si lamentano tutto l’anno per la durezza della stagione, per gli impegni ravvicinati, per gli sforzi a cui è costretto il fisico, per gli aerei, gli hotel tutti uguali. E’ vero. E’ vero che potrebbero e forse dovrebbero ricaricare le energie fisiche e mentali per la prossima stagione. Ma è anche vero che chi di noi non si muoverebbe per un evento del genere dietro un lauto compenso? Possiamo forse dire che questo evento richieda un immenso dispendio di energie fisiche e mentali, considerando che l’unico obiettivo del torneo sarà quello di far divertire il pubblico? Non può forse essere definita come una vacanza ben retribuita? Avranno accanto familiari e amici e vivranno in hotel extralusso in cambio di qualche scambio con la racchetta. Beh, mi sembra che le condizioni siano buone.
Nel mio mondo immaginario qualche soldino andrebbe distribuito anche tra i tornei minori, perché se è vero che queste sono missioni umanitarie per far conoscere il tennis dove non è ancora molto diffuso, allora bisogna far sì che il tennis possa anche essere praticato a tutti i livelli, e non solo dai ricchi. Ma i soldi girano dove ci sono i soldi, i soldi generano soldi e potrei andare avanti per ore con questi luoghi comuni che sono sacrosante verità.
Questa International Premier Tennis League, da alcuni bistrattata, sarà secondo me seguitissima. In molti hanno già scelto la loro squadra del cuore. Noi ringraziamo di cuore anche Supertennis per il servizio offerto gratuitamente. E diciamolo: è un’esibizione, probabilmente utile quanto una seconda di Sara Errani e appassionante quanto un Gasquet a venticinque metri dalla linea di fondo. Ma è meglio un’esibizione dell’ennesima replica Federer-Nadal.
E, soprattutto, se l’avessero fatta in Italia non ci sareste andati? Allora le chiacchiere stanno a zero.