TRIONFO- Dopo la vittoria in rimonta di Roger Federer di stamattina, le speranze della Germania erano tutte su Angie Kerber, che puntualmente non ha tradito a differenza del compagno Sascha Zverev, ma al doppio decisivo, ecco il punto del KO elvetico. La Svizzera dunque è campione della speciale XXX edizione della Hopman Cup. Si tratta del 3º successo rosso crociato: il primo nel 1992 da parte della coppia formata da Manuela Maleeva-Fragniere e Jakob Hlasek, che hanno battuto la coppia cecoslovacca formata da Anke Huber e Bernd Karbacher. Poi la finale persa nel ‘96 da Martina Hingis e Marc Rosset contro il duo croato formato da Iva Majoli e Goran Ivanišević. La rivincita da parte della ex #1 al mondo avvenne 5 anni più tardi con il buon vecchio Roger, all’epoca appena 20enne, contro la coppia statunitense formata da Monica Seles, che aveva trionfato nel ‘91 con la Jugoslavia prima di ottenere il passaporto americano, e Jan-Michael Gambill. Infine, l’ultimo successo del 2018: dominato e meritato, coronato da una competizione giocata magistralmente da Roger, che ha fatto en plein di vittorie in singolare e in doppio, prendendosi la rivincita dell’anno scorso contro Sascha e conquistando il secondo allora australiano personale. Successo importante anche per Belinda Bencic, classe 1997 e vincitrice dei tornei juniores Slam a Parigi e Londra, che con questa prestigiosa vittoria, potrebbe darle fiducia e farla entrare in forma in ottica della stagione che sta per cominciare: insomma l’edizione 2018, oltre ad essere entrata nella storia per presenze record, come nella finale, potrebbe aiutare entrambi in un buon Australian Open, considerando l’ottimo torneo di preparazione.
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Per la Germania invece si tratta di un sorta tabù: ultimo successo risalente a ben 23 anni fa, quando trionfarono Boris Becker e Anke Huber che hanno battuto in finale la coppia ucraina formata da Natal’ja Medvedeva e Andrij Medvedev. L’altro successo risale al ‘93, intervallata dalla finale persa nel ‘94: il primo successo fu portato a casa da Michael Stich e Steffi Graf. Per Zverev e Kerber una competizione- esibizione a due facce, in cui spesso il doppio ha salvato i due, in particolare il più giovane dei fratelli Zverev, sottotono e sempre uscito sconfitto nella competizione eccetto contro Vasek Pospisil. Una bella figura invece fatta da l’ex numero 1 del circuito WTA, che ha dato fino all’ultimo speranza e importanza alla causa: appuntamento agli AO per saperne di più. Intanto, via ai festeggiamenti elvetici…
SVIZZERA-GERMANIA 2-1
R. Federer b. A. Zverev 6-7(4) 6-0 6-2
Un’altra vittoria per Roger Federer, in questa prima settimana della stagione 2018. Il 36enne svizzero mette a segno una magica e preziosissima vittoria contro il tedesco Alexander Zverev con il punteggio di (4) 6-7 6-0 6-2 in 1 ora e 50 minuti, nel primo incontro della finale dell’esibizione a squadre con sede a Perth, Australia. Grazie a questo successo, la Svizzera difatti si era già portata avanti, dopo essere stato in grado di recuperare, dopo un primo set in cui è stato nervoso, nonostante stesse giocando bene, ma risultando fatale la scarsa concentrazione nei punti fondamentali del tie- break. Una volta svoltato, è stato dominio Roger. Sascha coglie la terza sconfitta in quattro match, Federer chiude immacolato in singolare, a testimonianza di una condizione ancora scintillante, nell’anno dei trentasette: “Quando sei giovane devi mettere ore nelle gambe, per convincerti di poter stare in campo a lungo. È più una questione mentale. Crescendo si tratta invece di qualità dell’allenamento, c’è da fare attenzione. Adesso lavoro part-time, mi alleno mezza giornata e poi posso fare il marito, il padre”. Scherzoso invece Zverev a fine premiazione: “Ancora una volta la Svizzera si prende tutto”, scherza il tedesco, “non è la prima volta. Roger rilassati un po’, anche noi vogliamo vincere qualcosa”
A. Kerber b. B. Bencic 6-4 6-1
A situazione compromessa, ancora una volta Angelique Kerber ha dovuto rimboccarsi le maniche, e anche questa volta, non ha tradito le attese. Probabilmente, con un Sascha più in forma avrebbe fatto sicuramente meno fatica, anche nei turni precedenti, ma l‘importante per Angie era riprendersi, soprattutto dopo un 2017 horribilis. Il secondo match di giornata, quello che avrebbe potuto consegnare subito il trofeo alla Svizzera, vedeva la Kerber sfavorita, dato il 3-0 negli h2h, comincia male per la tedesca, che rischia di trovarsi subito sotto per 3-0, ma dopo aver ritrovato le misure e cominciato a “remare” da fondo, trovando anche diversi vincenti e limitando i colpi della Bencic, ecco che la vecchia volpe torna in campo. Dopo aver rimesso le cose in parità sul 2-2, la partita è ricominciata per certi versi, e dopo diversi turni di battuta mantenuti, ecco che il break ha fatto la differenza, anche dal punto di vista mentale in ottica secondo set. Conclusosi per 6-4 il primo set, nel secondo non c’è stata storia, con Angelique che ha vinto 6-1, dando alcuno scampo all’avversaria, impotente contro i colpi della tedesca: il set va alla Germania. Il doppio misto sarà decisivo: tutt’altro che un’esibizione.
R. Federer/B. Bencic b. A. Zverev/A. Kerber 4-3 4-2
Ed ecco, dunque, l’epilogo, perfetto: il doppio misto. Come ogni finale che si rispetti, un match tirato ed equilibrato, è sicuramente quello più emozionante e quello che si ricorda di più, anche se quando c’è Roger in campo, difficilmente lo si può dimenticare: come possono ben testimoniare i 14ooo spettatori odierni, che hanno assistito ad un Federer scintillante. Il primo set è subito equilibrato, con tutti e 4 giocatori che difficilmente vanno in difficoltà sui rispettivi servizi, difatti mantenuti fino al tie- break, decisivo ai fini della prima partita: 5-3 il risultato finale del set che non a caso apre le porte al successo elvetico. Bencic incastra gli ingranaggi alla perfezione, rispondendo alla grande alle prime potenti di Zverev. Federer fa il resto, e alla Germania non basta una Kerber in grandissima condizione, quasi ostacolata dall’esuberanza di Sascha che pur di fare braccio di ferro occupa porzioni di campo che non gli competerebbero. Nel secondo set invece, non c’è spazio per le sorprese: la Svizzera porta a casa il set per 4-2 e il punto decisivo: la Hopman Cup è conquistata. A consegnare il trofeo è Neale Fraser, Hall of Fame e vincitore Wimbledon nel 1960. Bencic raggiante ai ringraziamenti: “Non avrei potuto chiedere un partner migliore, è un sogno che si avvera”. Federer: “Dopo tutti questi anni, sono ancora qui, non ci credo. All’epoca ero giovane come Belinda, non avevo idea sarei tornato qui. Sono davvero contento” Ben altro umore per la Kerber, ugualmente sportiva: “Prima di tutto Sascha, grazie per aver giocato con me. Abbiamo avuto una grande settimana dentro e fuori dal campo “, ha detto Kerber alla presentazione dei trofei.“Non è il risultato che desideriamo, ma congratulazioni a Belinda e Roger. Siete una grande squadra e meritate davvero di vincere il titolo. “
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