Ho fatto un lungo percorso, pieno di soddisfazioni. Esaurito questo mi piacerebbe iniziane uno nuovo. Ne parlerò con il Presidente. Le dichiarazioni di Corrado Barazzutti raccolte da La Stampa pongono una scadenza al ciclo del capitano azzurro sulla panchina della nostra nazionale di Fed Cup. La data è quella delle Olimpiadi di Rio nel 2016, periodo in cui scadrà il contratto che lega Barazzutti alla Federazione.
L’appuntamento dei Giochi segnerà la fine di un’esperienza entusiasmante e ricca di soddisfazioni, che ha visto per la prima volta le nostre tenniste salire in cima al mondo nel 2006 e vincere in totale 4 coppe fra il 2006 e il 2013. Un anno e poco più che servirà per gestire una delicata fase di passaggio, caratterizzata dal probabile abbandono della Nazionale da parte delle veterane Vinci e Pennetta e dalla necessità di accompagnare nella sua crescita l’ancora acerba Camila Giorgi.
Come ha anche ammesso il capitano azzurro: «Io sono abituato a ragionare match per match, ma è chiaro e naturale che dopo le Olimpiadi qualcuna potrebbe decidere di lasciare: allora bisognerà pensare a ricostruire la squadra». Il futuro in Fed Cup dell’Italia passa inevitabilmente per la racchetta della giovane talentuosa marchigiana e il lavoro di Barazzutti in quest’ultimo periodo dovrà essere impostato soprattutto su questo. E bisogna anche farlo in fretta, visto il prossimo impegno delle nostre.
Ad aprile dovremo affrontare il peggior avversario che ci potesse capitare nello spareggio dei play-off per evitare di retrocedere nel World Group II: gli Stati Uniti. La Nazionale americana non sarà certo quella surclassata agilmente nella finale del 2009 a Reggio Calabria, né quella battuta a fatica nel febbraio 2013 a Rimini. In entrambi quei casi mancavano le sorelle Williams, la cui presenza sposta inevitabilmente gli equilibri e quindi i favori dei pronostici a vantaggio delle americane.
Contro le Williams sarebbe fondamentale il rientro di Flavia Pennetta – dice Barazzutti – io ci spero, poi Flavia non ha certo chiuso la porta alla Fed Cup. Dipenderà dallo stato di forma di tutti. Abbiamo vinto tanti match sul filo di lana, ma per farcela devi essere al cento per cento.
Con gli Usa giocheremo in casa, è quasi sicuramente sulla terra e all’aperto. Condizioni che non intaccheranno lo strapotere di Serena Williams, ma che almeno aiuteranno le nostre ad affrontarla. Bisogna in ogni modo arrivare preparati per una sfida che può davvero rappresentare uno spartiacque per il movimento tennistico femminile, cresciuto tantissimo negli ultimi anni grazie soprattutto ai successi della squadra nazionale.
La clamorosa remuntada da 2-0 a 2-3 subita a Genova dalla Francia deve essere dimenticata in fretta senza polemiche sterili e ricerche di colpevoli. Come il saggio Corrado sa benissimo, minimizzando le responsabilità delle sue giocatrici: Per Sara e Vinci si è trattato solo di una giornata storta, poi con tutto quello che hanno fatto. Mentre la Giorgi a Genova ha fatto il suo, portando un punto importante.
Nel frattempo, si comincia già a pensare al successore di Barazzutti, che potrebbe essere una donna. Idea che sponsorizza anche l’attuale capitano: Perchè no? I tempi sono maturi. Vedremo cosa vorranno fare le ragazze quando molleranno la racchetta. D’altronde, a Genova abbiamo perso con una squadra guidata proprio da una donna.