Tra Camila Giorgi e la Federazione Italiana non sembra poter esserci pace; proprio oggi, infatti, nel giorno in cui la capitana azzurra Tathiana Garbin è chiamata a comunicare la squadra che affronterà la Spagna il 10 e l’11 febbraio a Chieti, la querelle Giorgi-Fit si è arricchita di un nuovo deludente capitolo.
Il primo scontro tra la marchigiana e i massimi organi federali risale a quasi due anni fa, quando, nell’aprile del 2016, Camila rifiutò di rispondere alla convocazione di coach Barazzutti per la sfida salvezza contro la Spagna. Secondo la Fit, Giorgi era obbligata a rispondere alla chiamata in virtù di un debito con la Federazione stessa (la marchigiana aveva ricevuto un prestito di onore pari a 160.000 €); il rifiuto della Giorgi, dunque, oltre ad indispettire i vertici federali, fece scattare l’inevitabile sanzione legale. La FederTennis, infatti, attraverso una nota ufficiale, comunicò la squalifica della Giorgi da qualsiasi attività nazionale organizzata dalla Federazione per un periodo di nove mesi (oltre ad una sanzione pecuniaria di 30.000 €); una punizione simile a quella inflitta nel 2008 a Simone Bolelli, anche lui reo di non aver risposto ad una convocazione per il torneo internazionale a squadre.
Tuttavia, la Corte Federale d’Appello ribalta la sentenza: all’epoca del rifiuto la Giorgi non era tesserata Fit e, per questo, non era obbligata a rispondere. La Federazione, quindi, si rivolge al Collegio di Garanzia del CONI che ripristina lo stop di nove mesi e i quasi 200.000 € di multe e spese legali. Questo era il quadro della situazione fino a questa mattina, quando si è scoperto che Camila, tramite i suoi avvocati, ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio, invocando l’annullamento della sentenza del Collegio di Garanzia e chiedendo a sua volta alla Federazione il rimborso delle spese legali.
Uno strappo improvviso e inaspettato, soprattutto alla luce delle notizie di qualche giorno fa, secondo le quali la Fit e la giocatrice erano ormai vicine ad una riconciliazione.
Esclusa la Giorgi, dunque, le scelte di Tathiana Garbin per la sfida contro la Spagna sono praticamente obbligate; a guidare la squadra ci sarà l’esperienza di Sara Errani, affiancata dalle giovani Jasmine Paolini, Deborah Chiesa e Martina Trevisan, anche se la suggestione dell’ultima ora sembra essere la diciassettenne Elisabetta Cocciaretto, fresca semifinalista all’Australian Open Junior.
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Ma la vinci perché non è stata convocata? è il suo ultimo anno al tour….sarebbe stato bello..
Quando penso a Flavia che gioco’ col Belgio con un polso malconcio e poi ebbe una ricaduta, e poi vedo quel manico di scopa piena fi spocchia della Giorgi…..
Beh….il tennis femminile italico e’ morto per anni
Tennisticamente puoi dire quello che vuoi, ma manico di scopa no. Ha un gran fisico !
sempre a manico di scopa però… rigida ed espressiva come un’iguana!
Chissà quante ne avrai trombato di meglio
solo in Italia succedono queste cose , la Giorgi sta giocando bene ora che si è liberata del padre e loro le fanno problemi e non la convocano….. Mah
“L’esperienza di Sara Errani”????? A questo punto la Garbin poteva convocare Lea Pericoli che è superiore come esperienza
Che vada a giocare per l Argentina
Mediocre molto mediocre. Se la tira è graziosa. Ma si atteggia manco fosse la Williams. Che palle ma mandatela fuori dalle palle.
Ma la Giorgi chi pensa di essere la navratilova?
C’è da cambiare anche la Fit del tennis non solo del calcio.
Prenda spunto dal re Roger federer. È rimasto umile nonostante continui a dipingere tennis in tutto il mondo ed essere sempre competitivo a 36 anni. Un mito. Il più grande di tutti i tempi
La Giorgi assomiglia a fognini. Giocatori viziati e sopra le righe che non conoscono il valore della parola umiltà e non hanno rispetto per gli altri.
E già così alla prima si va a casa !!! Mentecatti