Il mistero Camila Giorgi

Ha lasciato la conferenza stampa dopo neanche un minuto per una domanda tranquilla, in campo trasuda ansia da ogni poro, il rapporto con il padre non si riesce a capire... Camila, ti aspettiamo.

Cara Camila Giorgi, io non ti comprendo.

Dicci perché oggi, durante la conferenza stampa post-match con la Garcia, ti sei dileguata di fronte a una domanda non scomoda. La richiesta era: “Che cosa ti ha detto Barazzutti durante i cambi campo”? E tu te ne sei andata: “Non so cosa rispondere a queste domande”.

Cosa vuol dire che non sai come rispondere a queste domande? È una domanda semplice e legittima. Non penso tu abbia il suggeritore di risposte, o sì? Sei strana, Camila. Dolce, un po’ più loquace ultimamente ma sempre enigmatica e indecifrabile. Nessuno ti capisce. Tu ti capisci?

L’unica frase rilasciata in conferenza stampa su cui eventualmente poter fare delle riflessioni è stata “Oggi mi è mancato tutto, ma va bene”. Esattamente cosa andrebbe bene? Io non lo so se lo pensi davvero, probabilmente no, magari lo fai per toglierti di mezzo i giornalisti, ma pensi che vada davvero a vantaggio tuo? Spesso anche parlarne con i giornalisti, i primi con cui ti interfacci al termine di un match, può essere occasione per analizzare lucidamente cosa è andato storto. È vero, verissimo che nel tennis non si vince sempre e che si può perdere. Ma anche ripeterlo come un mantra come se a determinare la sconfitta fosse un oscuro disegno dovuto al caso, come se un deus ex machina scendesse dal cielo decretando l’esito della partita, come se non fossero i tuoi colpi, la tua corsa, la tua reattività e l’intelligenza tattica a essere davvero determinanti, beh, anche questo mi lascia interdetto.

Io davvero non capisco Camila, e non sono uno di quelli che dice che non entrerai mai nella top ten e che rimarrai così incostante a vita, sei giovane e puoi migliorare. Ma, se e quando arriverai ai livelli che ti spettano per il talento che hai, dovrai proprio darci qualche spiegazione.

Sergio, puntualmente smentito nei suoi slanci ottimistici relativi al futuro di sua figlia, ha qualcosa da dire in merito? Non pensa, forse, che la sua figura sia un attimo ingombrante? Oggi era presente durante la conferenza stampa, l’iniziativa di alzarsi è dovuta anche a lui? È evidente che ci sia un legame profondo e particolare con il padre, non siamo nessuno per entrare nel merito né abbiamo gli strumenti per farlo. Ma la FIT? Che ruolo assume in questa situazione? Non si sono accorti che Camila, se ben seguita, potrebbe davvero fare grandissime cose? Grandissime.

È così difficile parlare di lei, perché così poco sappiamo e possiamo saperne. Però dobbiamo anche dire che, salvo qualche campionessa assoluta, nel tennis attuale e del passato è pieno di tenniste dal grande potenziale che, per un motivo o per l’altro, non sono arrivate dove avrebbero potuto. E magari hanno sempre risposto ai giornalisti, anche concedendo qualcosa in più dei monosillabi concessi da Camila. Ma non per questo la situazione è cambiata. Dico solo che la Giorgi non è sciolta davanti alle telecamere e ci può stare, ma io non la vedo sciolta neanche in campo. E non è come una Sara Errani apparsa demotivata, scarica, lontana parente di quel che fu.

Camila non appare neanche demotivata, appare semplicemente in ansia. Comunica ansia. Tempo fa, parlo di circa tre anni fa, stavo guardando un suo match alla tv (non ricordo quale) e mia mamma l’ha osservata per tre minuti durante un cambio campo e durante i primi due scambi alla ripresa. Mi ricordo ancora le sue parole: “Ma chi è? Mi sta mettendo ansia, è normale che muova le gambe in questa maniera ossessiva durante il cambio campo? E la faccia rivela una tensione fuori dal comune”. Ecco.

Camila, ti attendiamo e ti aspettiamo. Perché sempre una vittoria e una sconfitta dobbiamo registrare in questo weekend, niente più e niente meno. Non è successo nulla di diverso dal solito. Il resto è solo contorno.

È solo contorno?

 

 

0 comments
  1. Analisi perfetta. Se cambia allenatore e lo sostituisce con uno dotato di sinapsi nella media il gioco e’ fatto. L’ansia di lei e’ l’ansia di lui: perché esiste quest’ansia? E qui mi fermo sennò mi querelano……

  2. Ripetiamo….il tennis è al 65-70% gioco di testa…
    ..e qui è in totale e completa confusione!
    È inaccettabile continuare a far lo stesso errore..due doppi falli a game..ma anche altri colpi.
    Che piano B …qui non è chiaro nemmeno il piano A.
    Peccato perché si può migliorare e ha potenziale.ma deve volerlo.
    Continuare a perdere così è incomprensibile.

  3. Camila…
    dal punto di vista anagrafico dovrebbe già dare il suo massimo atletico-tecnico(se è questo… è già finita)
    dal punto di vista esperenziale dovrebbe avere-manifestare-coltivare un gusto maniacale per lo scontro contro le coetanee(per pura sfida), contro le più titolate(per apprendere succhiare segretini e segretoni), contro se stessa(per porre l’asticella sempre un po’ più in là).
    Invece nulla!
    il padre farnetica ed ha un evidente complesso di Edipo verso la bella e talentuosa figliola, è un incapace tecnicamente e motivazionalmente. dannoso per la crescita caratteriale e prestazionale dell’atleta Giorgi.
    Lei…
    Camila… è tanto caruccia con quel musetto triste… muta… con una fissità espressiva che i Visitors erano Al Pacino…
    anni fa la presentarono a QuelliChe… dopo una serie di sue performances sorprendenti e lei parlò talmente male e poco da lasciar pensare(e un po’ è vero) che non capisse neanche le domande, che non fosse italiana…
    ma era giovane… era…
    la Bencic(che pure non ha né la tecnica né la testa di una Hingis, una Graf o una Navratilova) a quasi 19 anni le rifila un 2-0 su qualunque superficie.
    oggi non sembra… non pare…
    è una “non tennista” “non agonista” capace di exploit da avventuriera, ma non della carriera che noi tutti, il padre e la FIT immaginavano.
    e…
    la Fit?
    in tutto questo?
    DOVECAZZOSTA?(ed è l’unica parolaccia che spendo, scusatemi)
    il tennis è anni luce dalla melina della Errani e dalla inconcludenza della Giorgi.
    per riavere un trio Pennetta-Vinci-Schiavone ci vorranno 5-10 anni: #Pazienza!

  4. Ci vuole un allenatore diverso ,di qualità e capacità sia tecniche che di carattere e non serve a niente avere sempre quell’espressione di finta concentrazione visti i risultati…la Errani dispiace ma sembra in caduta libera

  5. È una somara. Punto e basta. La vergogna e che l’Italia non abbia due giocatrici meno somare e meno tappe della Giorgi e della errani!

  6. perche’ infierire? e’ gia’ tutto chiaro, a mio avviso la fit dovrebbe fare un investimento e pagarle un allenatore, perche’ e’ chiaro che i soldi la famiglia non ce li ha!, sempre sperando che non si sia perso troppo tempo

  7. Ma è possibile che la fit debba andare a prendere giocatrice che magari di italiana non ha che il luogo dove è nata x caso?e poi non mi si venga a dire che non ha soldi x pagarsi un coach?a quei livelli i soldi circolano eccome!aiutiamo chi veramente non hanno possibilita’….guardiamo + nel nostro orto!che fine ha fatto l’altra pseudo italiana Oprandi?puff…volatizzata?

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