Non essendo uno statistico, non so (e poco me ne cale) quanti tra i migliori tennisti “under” siano diventati poi dei grandi giocatori. Non so perché ma ricordo invece i numeri 1 italiani che da giovani erano degli emeriti signor nessuno (citofonare Paolo Lorenzi, da Siena). E ricordo pure, ovviamente, quelli che invece erano delle grandi promesse, e che hanno faticato non poco a stare nella top 100.
Lungi da me, sia chiaro, rispolverare il vecchio e consunto argomento dell’equiparazione tra tennis junior (o under) e tennis pro. Sappiamo tutti che questo mondo è profondamente cambiato: talvolta i migliori under lasciano anzitempo quel circuito per approdare in quello maggiore, e talvolta portano a casa degli slam o bazzicano la top10\20 con irrisoria facilità rispetto ai loro coetanei che navigano a vista tra un Future e un torneo Challenger attraverso una wild-card amica. Tempi di maturazione diversi, talvolta talmente allungati da rasentare i trent’anni, stanno cambiando il tennis maschile e rendono anacronistici questi discorsi.
Di sicuro c’è che Milano ospiterà, sotto l’egida di una poco convinta FIT, questa importante vetrina con il torneo “Next Gen” per ben cinque anni. Una scarsa convinzione, vista la dichiarazione del presidente Angelo Binaghi sul Tennis Italiano: “le classifiche under 21 lasciano il tempo che trovano”. Curioso, per chi decide poi di investire per un lustro sul tema. Speriamo non si tratti dell’ennesima trovata per mascherare gli scarsi risultati che il settore tecnico (o supposto tale) della FIT ha prodotto ultimamente, risultati che speriamo essere ribaltati nel settore pro, sia chiaro.
Il torneo si svolgerà dal 7 all’11 di novembre 2017 e vedrà protagonisti i migliori 8 under 21 della stagione prossima, in quello che può essere considerato un vero e proprio master della categoria, vetrina che indubbiamente ci proporrà almeno uno dei tennisti destinati ad essere tra i protagonisti del tennis dei prossimi anni. I primi 7 tennisti saranno scelti per diritto di classifica in base ai risultati raccolti in stagione, esattamente come per i “grandi”, mentre l’ottavo nome sarà beneficiario di una wild-card da parte degli organizzatori. Tra i nomi attesi c’è anche quello di Matteo Berrettini, il giovane tennista italiano che ha mostrato tutta la sua capacità esplosiva nel recente challenger di Andria, dove si è arreso ad un coriaceo Luca Vanni solo in finale. Di sicuro, salvo clamorose sorprese, sarà della partita Karen Kachanov, che nella prossima stagione alternerà la stagione “under” a più di una comporsata nel circuito maggiore, come ha già fatto nel 2016 mettendosi in mostra come the “next big thing” del tennis mondiale.
1 comment
Tanti squilli di tromba, ma poi i migliori di questa “categoria” parteciperanno???
Lo spero, ma ne dubito fortemente